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Il vino (di qualità) che trascina un’economia: le 105 maggiori aziende valgono 6,5 miliardi

Pubblicato il 22/07/2019 15:50

Più di 6 miliardi di fatturato, 158 mila ettari in produzione, più di 2 miliardi di bottiglie, 12.340 dipendenti. Sono 105 e sono le cantine più grandi d’Italia e rappresentano il 46,5% del giro d’affari totale, 2 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno, a conferma di un progressivo processo di riorganizzazione e rafforzamento sia nel settore privato che cooperativo, con la costituzione di realtà operative di maggior peso.

Le aziende vitivinicole protagoniste dell’esclusiva classifica 2018 dei maggiori operatori, fotografa un campione significativo dell’industria nazionale del vino. Le cantine del campione si aggiudicano il 62,6% del totale export (+1% sul 2017), mentre sul mercato domestico il peso è più contenuto ed è pari al 34,35%, in crescita sul 2017.

Le coop pesano meno sul lavoro all’estero (36,27%) ma molto di più in Italia, dove si aggiudicano il 54,19% del fatturato totale (in costante incremento). C’è grande dinamismo nella cooperazione: se la romagnola Terre Cevico se ne va in Veneto a comprare la cantina Montresor, le venete Vitevis (37,7 milioni di fatturato) e Castelnuovo del Cardo (12,4 milioni) danno vita a una nuova realtà da 1.350 soci e 2800 ettari.

La trentina Mezzacoruna si è accordata con la Produttori Valdobbiadene-Val d’Oca e venderà in esclusiva negli Usa il Prosecco Val d’Oca attraverso il suo braccio Prestige wine imports.

Complessivamente le aziende in graduatoria hanno chiuso il 2018 con un incremento del fatturato del 6,29% mentre il mercato domestico è cresciuto dell’8,6% e le vendite all’estero del 4,6%.

Il campione ha girato la boa del 2019 con risultati migliori di quelli totalizzati dall’intero comparto, cresciuto nel complesso del 2,3%.

Realizzata sulla base dei conti dell’esercizio 2018, la classifica raccoglie 62 aziende private e 43 cooperative, queste ultime rappresentano il 43,8%del giro d’affari totale. Un altro bellissimo segnale, dunque, dall Italia vera, quella che produce, crea e esporta qualità

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