New York mette fuori legge il foie gras. E si prende l’applauso di larga parte della popolazione mondiale che ora spera che tante altre città seguano l’esempio della metropoli americana. A NYC, dunque, ora è vietata la vendita del prodotto, icona del made in France, e i ristoranti o rivenditori di beni alimentari che violeranno il divieto potranno essere multati fino a 2.000 dollari e condannati ad un anno di carcere.
Il bando del foie gras, che dopo l’approvazione del consiglio comunale di New York dovrà ora essere controfirmato dal sindaco Bill de Blasio, scatterà nel 2022. La votazione è stata preceduta da una campagna di sensibilizzazione condotta dalle associazioni animaliste.
Per chi non lo sapesse, la produzione di fois gras è una pratica davvero violenta. I metodi di allevamento degli animali – nella fattispecie oche e anatre – sono crudeli, e spesso i volatili vengono nutriti a forza con l’impiego di un tubo. Questo per far crescere più in fretta e in modo più cospicuo proprio il fegato dell’animale che deve essere poi mangiato.
New York non è sola in questa crociata contro il foie gras. La California, infatti, lo ha messo al bando già nel 2006. Una corte federale lo ha sospeso ma una successiva sentenza di appello lo ha invece confermato.
Chicago ha a sua volta messo al bando il foie gras nel 2012, ma il provvedimento è stato abrogato due anni dopo. E ora in molti anche in Italia si chiedono: e noi che facciamo? Nel Belpaese il dibattito non ha mai preso piede con forza, ma la notizia ha riscosso molto successo anche sui social.
Quello che gli attivisti e gli animalisti consigliano è di andare a vedere i video in cui vengono immortalati i momenti della nutrizione dell’animale e le condizioni in cui vengono fatti vivere. Meno movimento, equivale a un ingrassamento più rapido. L’utilizzo dell’imbuto, infine, è la parte “horror” di un film che vorremmo smettere di vedere. Brava New York!
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