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Evasione fiscale, entra in azione la “Superanagrafe” dei conti correnti: ecco come funziona

Pubblicato il 04/09/2019 10:21 - Aggiornato il 06/12/2019 18:56

Una Superanagrafe dei conti correnti, un patrimonio di informazioni sconfinato con il quale l’Agenzia delle Entrate cercherà di individuare gli evasori totali o paratotali. In fase di sperimentazione, con gli uomini del fisco che stanno cercando in questi giorni di estenderne l’utilizzo. L’obiettivo è un’operazione chirurgica che ha come bersaglio le persone fisiche, destinata a ricalcare a grandi linee quanto già avvenuto con le società.

Come spiega il Sole 24 Ore, prima si punta a completare i criteri per individuare i contribuenti a maggior rischio evasione con un’operazione che lavora su un incrocio tra le informazioni finanziarie della Superanagrafe (saldo a inizio e a fine anno, dato complessivo sui movimenti in entrata e in uscita, giacenza media) e quelle reddituali contenute in Anagrafe tributaria. Definite le linee operative, sarà poi stilata la lista dei contribuenti a rischio evasione da trasmettere agli uffici provinciali per l’eventuale accertamento.

In questi casi, la procedura passa prima da un invito al contraddittorio per consentire a chi è stato “selezionato” di giustificare le anomalie rilevate dall’amministrazione finanziaria. Solo se la fase non va a buon fine si potrà procedere all’accertamento vero e proprio. Molto dipenderà dai criteri che saranno elaborati per la selezione e sui quali si sta cercando di evitare tutte quelle situazioni che potrebbero generare dei falsi positivi, ossia situazioni che sembrano in odore di evasione ma che in realtà non lo sono.

L’elenco dei soggetti a rischio dovrebbe aggirarsi nell’ordine di un migliaio: in pratica una cifra molto simile al primo elenco delle società dello scorso anno. Considerando sia il metodo di lavoro sia i (prevedibili) numeri in gioco, verosimilmente l’Agenzia punterà a circoscrivere il raggio d’azione su evasori totali o paratotali.

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