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“La killer delle banche italiane.” Sarà lei a guidare la finanza europea: “Sempre dalla parte della Germania”

Pubblicato il 18/09/2023 18:38

Molto meno nota della Banca centrale europea, ma altrettanto decisiva per le sorti economiche degli Stati dell’Unione europea, la Banca europea per gli investimenti (BEI) ne promuove gli obiettivi fornendo finanziamenti, garanzie e consulenza a lungo termine in relazione a progetti pertinenti, ed è l’azionista principale del Fondo europeo per gli investimenti (FEI). Questa necessaria premessa serve a in quadrare il “rischio” per il nostro Paese, ovvero il rischio che la dimissionaria commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, possa, a breve, sedere alla presidenza della stessa Bei, che ha sede in Lussemburgo. Magari il nome della danese Margrethe Vestager non è noto ai più, ma per ricordarci di chi parliamo ci viene incontro Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, con le sue parole rilasciate al Corriere della sera: “La posizione di Vestager ha impedito interventi preventivi e ha causato un allungamento dei tempi per affrontare le crisi bancarie”, ha dichiarato. Ora, Vestager si è dimessa da commissaria alla Concorrenza proprio perché in predicato di assuemre la guida della Bei. (Continua a leggere dopo la foto)
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I veti di Vestager

Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 2015, allorché il salvataggio di Banca Tercas fu bocciato proprio da Vestager, che era commissaria già dal 2014 e sino alle recenti dimissioni: l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) fu giudicato un aiuto di Stato in quanto, sebbene finanziato da banche private, queste ultime soggiacevano al coordinamento della Banca d’Italia, una istituzione pubblica. In virtù di quello che sembra un mero cavillo, senza un minimo di elasticità da parte di Margrethe Vestager, si originò l’effetto domino che travolse e affossò diverse banche italiane: lo stop al Fitd impedì il salvataggio anche di CariFerrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti, e si dovette ricorrere al meccanismo del Bail-in per risolvere le crisi bancarie, ovvero tramite la cessione beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo. In breve, la compartecipazione di azionisti e obbligazionisti al salvataggio dell’istituto in crisi con l’annullamento di azioni e bond subordinati fu “un bagno di sangue”, scrive il Giornale. “Costi molto superiori per tutti, per migliaia di risparmiatori tra investitori istituzionali, azionisti, banche concorrenti”, ha evidenziato Patuelli nella intervista al Corriere. Sicché il sistema bancario dovette impegnare 2,5 miliardi di euro in più rispetto alle previsioni iniziali. Per il meccanismo del bail-in, i crediti deteriorati furono ceduti al 17% del valore nominale. La conseguenza, come in fondo era ampiamente prevedibile, fu una reazione a catena che investì anche PopVicenza e Veneto Banca, salvate infine da Intesa Sanpaolo. Fortunatamente, ad evitare il collasso del sistema italiano, intervenne il Tribunale europeo del Lussemburgo, così come la Corte di Giustizia dell’Unione europea, che sancirono la legittimità degli interventi del Fitd, evitando così la bancarotta della Banca Popolare di Bari e della Carige. (Continua a leggere dopo la foto)
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Due pesi e due misure

Non è tutto, perché non possiamo non ricordare che, nei confronti di alcuni istituti tedeschi, Vestager ha mostrato tutt’altra sensibilità, consentendo il salvataggio della banca tedesca NordLB a opera dei fondi dei Länder coinvolti, dunque un intervento pubblico in piena regola, un “aiuto di Stato” che alla Germania, evidentemente, poteva essere concesso. Certo, il peso politico di Berlino è ben più consistente del nostro, ma la vicenda è paradigmatica, ed ecco perché ancora Patuelli si dice “stupefatto”. Alla poltrona più importante della Bei è candidato anche l’ex direttore generale di Bankitalia, Daniele Franco, nonché ex ministro dell’Economia. Dobbiamo solo sperare che l’incarico venga affidato a lui, o magari anche a qualcun altro, purché non sia colei che ha già affossato più di una banca italiana.

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