x

x

Vai al contenuto

All’Italia servono le banche pubbliche, quelle potenti istituzioni che abbiamo privatizzato

Pubblicato il 15/03/2020 16:06 - Aggiornato il 15/03/2020 16:33

La Germania erogherà prestiti per oltre 550 miliardi di euro (pari a circa il 16% del suo PIL e a circa il 30% del PIL italiano) tramite la propria banca statale KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau), mentre il PD gongola perché Bruxelles ha approvato la richiesta di Gualtieri di un aumento del deficit a 20 miliardi… Per contrastare l’emergenza economica causata dal Covid19 stanno scendendo in campo le banche centrali di tutto il mondo. In Cina, la Banca Popolare ha tagliato i tassi di riferimento e fornito liquidità al sistema, già a partire da gennaio. Pochi giorni fa ha annunciato una cifra equivalente ad altri 79 miliardi di USD di aiuti alle imprese. A Hong Kong hanno stanziato 120 miliardi di HK$ (oltre 15 miliardi di dollari americani) dando 10.000 HK$ ad ogni cittadino residente con più di 18 anni (un vero caso di “helicopter money” per sostenere i consumi). La Federal Reserve americana ha tagliato i tassi dello 0,5% in modo emergenziale ed in un giorno solo ha iniettato nel sistema 1.500 miliardi di dollari per calmierare il mercato dei titoli di stato americani, che peraltro è uno dei più liquidi al mondo! Il pacchetto totale della FED, al momento, è stato dichiarato in 5.400 miliardi di USD. Lo stimolo fiscale di Triump è pari a 200 miliardi di ollari, e probabilmente crescerà ulteriormente. Anche la Bank of England ha stanziato un pacchetto di interventi che non si vedeva dai primi anni novanta…

La BCE, a parte la gaffe della sua neo presidente sull’Italia, che ha favorito una speculazione mai vista prima per un singolo giorno nella storia, continua con misure poco incisive sull’economia reale, ossia ha ampliato di 120 miliardi di euro gli acquisti di titoli entro fine anno, senza procedere ad un taglio dei tassi (già negativi sui depositi centrali). Ritorniamo alla Germania, che oltre a beneficiare dell’intervento della BCE può sfruttare il proprio sistema di oltre 400 banche pubbliche, contro le due in Italia, il povero Monte dei Paschi e il dormiente e del tutto inutilizzato Medio Credito Centrale (MCC, ex cassa del Mezzogiorno, il cui amministratore delegato è tale Bernardo Mattarella, nipote del capo dello Stato).

La banca statale tedesca KfW è posseduta per l’80% del capitale dal governo federale e per il restante 20% dai Länder. Sia la KfW sia i Länder, le regioni tedesche, hanno un proprio bilancio autonomo e quindi non sono tenute a rispettare il patto di stabilità, contrariamente a ciò che accade in Italia per le nostre regioni. Tra l’altro, questa contabilità fa sì che ben 600 miliardi di euro non vengano conteggiati nel debito nazionale, come ricorda un bell’articolo di Attivismo.info.

La banca pubblica tedesca KfW, se è vero che è fuori dal perimetro della pubblica amministrazione (quindi non è inclusa nel calcolo del debito pubblico tedesco), è tuttavia sottoposta ai vincoli di Eurostat. La Germania ha deciso che KfW erogherà prestiti per oltre 550 miliardi di euro (pari a circa il 16% del suo PIL e a circa il 30% del PIL italiano) per aumentare il credito bancario all’economia reale, la vera e importantissima misura per sostenere l’economia domestica. Chi non può farlo, come l’Italia che ha venduto tutte le proprie banche pubbliche, sarà una facile preda, un economico mercato a prezzi di saldo dove i tedeschi, con il denaro creato dal nulla delle loro banche pubbliche, potranno fare comodi acquisti.

di Emanuele Oggioni

Ti potrebbe interessare anche: Stroncato dall’Ue, premiato da Conte: chi è Arcuri, l’uomo scelto per affrontare il coronavirus