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Zelensky a Sanremo, scoppia il putiferio. L’icona della sinistra su tutte le furie

Pubblicato il 25/01/2023 08:53 - Aggiornato il 25/01/2023 08:54
Moni Ovadia e Volodymyr Zelensky

Martedì 7 febbraio inizierà la 73esima edizione del festival di Sanremo, l’evento televisivo dell’anno in Italia, quello con il record di telespettatori e foriero di mille articoli, chiacchiere, polemiche, pettegolezzi, scontri, dibattiti. E un dibattito in particolare negli ultimi giorni ha solleticato l’opinione pubblica. Come avevamo accennato in un precedente articolo, durante un’intervista a “Domenica In”, il conduttore di “Porta a porta”, Bruno Vespa, aveva annunciato che tra i superospiti di Sanremo 2023 ci sarebbe stato anche il presidente ucraino Zelensky. Cosa c’azzecchi con il festival della canzone italiana nessuno lo sa. Ma la propaganda, si sa, non dorme mai. E sa fiutare le occasioni ghiotte. Tra i tanti che si sono scagliati contro questa iniziativa c’è anche l’intellettuale e attore Moni Ovadia, uno che a sinistra soprattutto è un po’ un’icona. “Invitare Zelensky a Sanremo – dice senza usare giri di parole – è una scelta scellerata, è pura propaganda bellicista”. (Continua a leggere dopo la foto)

Attacca Ovadia: “Detesto la mediatizzazione e la spettacolarizzazione delle guerre, è totalmente insensata”. Intervistato dall’Adnkronos, l’attore si scaglia contro il previsto videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che andrà in onda durante la finale del Festival di Sanremo, l’11 febbraio. Nel momento, quindi, di picco di ascolti e di attenzione mediatica. ”Questo clima bellicista è pericolosissimo e non farà altro che danneggiarci – sottolinea – hanno deciso di invitare Zelensky per fare cambiare idea alla gente ma per fortuna la maggioranza degli italiani è contraria a questa guerra”. (Continua a leggere dopo la foto)

”Sono vicino alle sofferenze del popolo ucraino – precisa infine Ovadia – ma questa logica gliene porterà dieci volte di più. Ci vuole una trattativa senza precondizioni che duri quanto deve durare”. Poi dice che per come la vede lui, Putin non vuole parlare perché sa che chi detiene i fili sono gli americani che non sono affidabili. E la stoccata è anche per gli Usa, i quali secondo Ovadia hanno già mentito alla Russia dopo il crollo dell’Unione Sovietica più volte. Sulla manifestazione indetta dai pacifisti sabato 11 febbraio nella Città dei Fiori contro il videointervento di Zelensky al Festival di Sanremo, conclude Ovadia: ”Ho aderito alla manifestazione anche se purtroppo non potrò esserci fisicamente per impegni di lavoro”.

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