Un ritorno festeggiato con entusiasmo, quello di Patrick Zaki in Italia, con una serata speciale andata in scena a Bologna per il conferimento della cittadinanza onoraria al ricercatore egiziano. Il 32enne ha rimosso lo striscione “Patrick Zaki libero” che per più di tre anni ha campeggiato su Palazzo d’Accursio, sede del comune, affiancato dalla fidanzata e dal sindaco Matteo Lepore. “Ringrazio la città intera, che ha permesso la mia liberazione – ha detto – questa è una città della libertà e dei diritti umani. Sono felice di essere qui di persona, finalmente, dopo anni di chiamate online. Oggi celebreremo, domani lotteremo ancora per chiedere la scarcerazione delle persone ancora detenute”. Non è mancata, però, qualche polemica. (Continua a leggere dopo la foto)
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Presenti alla cerimonia, condotta dall’attrice Donatella Allegro, l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il rettore dell’Alma Mater in cui Zaki si è laureato, Giovanni Molari, la professoressa Rita Monticelli e l’attore Alessandro Bergonzoni. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha detto che la liberazione di Zaki è stata figlia della “più grande campagna per un prigioniero di coscienza del XXI secolo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Sul tema si è espressa anche la leader del Pd Elly Schlein: “Da cittadina ho avuto il piacere di venire ad ascoltarlo, con l’emozione di vederlo nella stessa piazza dove tante volte siamo stati per chiedere la sua liberazione”. Il tutto senza riferimenti all’operato del governo Meloni. Ma a far discutere è stato un altro dettaglio, non passato inosservato. (Continua a leggere dopo la foto)
Zaki è stato infatti protagonista anche di un altro evento, l’incontro “Egitto, a tredici anni dalla rivoluzione” insieme al connazionale Nour Khalil. Ma la location scelta per il dibattito è stata quella del centro sociale Làbas che qualche settimana fa, in occasione della morte di Silvio Berlusconi, era finita al centro delle polemiche per l’organizzazione del “B. State Funeral Party”, una festa per celebrare la morte del Cavaliere.