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Vescovi in rivolta contro papa Francesco: “Questa è blasfemia”. Ora il pontificato è davvero in crisi

Pubblicato il 22/12/2023 13:01 - Aggiornato il 22/12/2023 14:49

Che papa Francesco sarebbe stato un pontefice “controcorrente” lo si sapeva dall’inizio. Nell’eterna lotta vaticana tra conservatori e progressisti è stato lui a spuntarla, ed ecco che il suo operato viene ora visto da larga parte della chiesa come una deriva inaccettabile. L’apertura al sacerdozio femminile, la benedizione alle coppie omosessuali, l’abbraccio al mondo Lgbt… Forse l’intento era quello di allargare la Chiesa, di aprire, per far tornare fedeli vista l’emorragia degli ultimi decenni. L’operazione, però, non sembra funzionare. Non è un caso che papa Francesco piace tanto agli agnostici, agli atei, alla sinistra in generale e poco a chi in Chiesa ci va davvero. Il papa ora si trova a gestire una bella grana dopo la pubblicazione di “Fiducia supplicans”, la Dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede che ha aperto alla benedizioni della coppie “irregolari” e dello stesso sesso. E ora sono i vescoci a ribellarsi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nella giornata del 21 dicembre, infatti, la Conferenza dei vescovi romano-cattolici in Ucraina ha rilasciato una nota in cui ha rimarcato che “il documento tratta allo stesso modo la situazione delle coppie uomo-donna sacramentalmente non regolamentate e delle coppie omosessuali. Entrambe le situazioni sono in stato di peccato grave”, scrivono, perciò, “vediamo il pericolo di formulazioni ambigue che provocano interpretazioni divergenti tra i fedeli. Ciò che ci è sfuggito nel documento è che il Vangelo chiama i peccatori alla conversione, e senza una chiamata a lasciare la vita peccaminosa delle coppie omosessuali, la benedizione può sembrare un’approvazione”. I vescovi ucraini sono in buona compagnia, con quelli della Nigeria (“non esiste nella Chiesa alcuna possibilità di benedire le unioni e le attività tra persone dello stesso sesso”), Malawi (“stabiliamo che, per ragioni pastorali, benedizioni di qualsiasi tipo e unioni omosessuali di qualsiasi tipo, non siano consentite”), lo Zambia, le Filippine e tanti altri Paesi nel mondo. (Continua a leggere dopo la foto)

Il vescovo spagnolo Ignacio Munilla ha ricordato come “il Vangelo ci invita a bene-dire tutti coloro che si aprono al dono di Dio, anche coloro che vivono situazioni emotive irregolari; mentre non ci con-cede alcun potere di benedire le loro unioni contrarie al disegno di Dio”. Altre bordate arrivato dagli Stati Uniti e, soprattutto, dal cardinale Gerhard Midler, già prefetto della Dottrina della fede, il quale ha definito il documento di Francesco un testo “autocontradditorio”, perché se da un lato si dice che non si può approvare quel tipo di unione, dall’altro ammette appunto una certa tipologia di benedizione delle coppie “irregolari”. Insomma, il papato di Francesco non è mai sembrato così in crisi come in questa fase. E la ribellione dei vescovi ne è un chiaro segnale.

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