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Vaccino, AstraZeneca costretta a rivedere i dati: “Efficacia inferiore al 79%”

Pubblicato il 25/03/2021 10:19

Prima lo stop, in via precauzionale, di fronte a una serie di casi sospetti di eventi infausti. Poi il ritorno sul mercato, con tanto di rassicurazioni sulla totale efficacia e sicurezza del farmaco. Intorno al vaccino AstraZeneca, però, la situazione resta tutt’altro che nitida. Dagli Stati Uniti alcuni ricercatori hanno evidenziato come i dati forniti a riprova della totale validità della cura siano in realtà obsoleti e quindi, da soli, non permetterebbero certo di tirare un sospiro di sollievo. Ora, ecco che un aggiornamento della stessa casa farmaceutica ha portato a una revisione delle stime sul prodotto.

Vaccino, AstraZeneca costretta a rivedere i dati: "Efficacia inferiore al 79%"

Nelle scorse settimane, infatti, la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca aveva ribadito come il suo farmaco fosse efficace al 79%. Una cifra che è stata però costretta a rivedere al ribasso, anche se in molti sembrano non essersene accorti. I dati evidenziati dallo studio “Data Safety Monitoring Board” effettuato negli Stati Uniti, in Perù e in Cile, hanno infatti portato a una riduzione delle stime: 76% nei casi di persone con sintomi del Covid-19, 100% nel prevenire un’infezione grave.

“I risultati dell’analisi primaria degli studi di fase III (del vaccino) negli Stati Uniti hanno confermato che la (sua) efficacia è coerente” sono state le parole del vice presidente di AstraZeneca Mene Pangalos. Dopo che anche Fauci, braccio destro di Trump nella lotta al Covid-19 in USA, aveva espresso alcuni dubbi sull’obsolescenza dei dati che dimostravano l’efficacia di questo vaccino, AstraZeneca si è impegnata a fornire dati recenti entro 48 ore alle autorità sanitarie statunitensi. A partire proprio da questo studio che ha evidenziato però una minor efficacia rispetto a quella dichiarata.

In precedenza era stato il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) ad affermare che AstraZeneca potrebbe aver “incluso informazioni obsolete” nei risultati della sperimentazione clinica del vaccino anti-Covid negli Stati Uniti, oltre a fornire “una visione incompleta dei dati di efficacia”. La dichiarazione era stata diffusa dall’agenzia americana dopo che la società farmaceutica anglosvedese aveva pubblicato lo studio relativo alla fase tre della sperimentazione in America, che mostrava una efficacia del 79% nella prevenzione dei casi asintomatici e del 100% nella prevenzione della malattia grave e del ricovero ospedaliero.

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