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Vaccino ai bambini, è già fallimento: ecco i dati delle prenotazioni

Pubblicato il 16/12/2021 19:05

Nel Lazio, sono stati prenotati 40mila appuntamenti per il vaccino ai più piccoli. Il primo bimbo è stato vaccinato ieri presso l’hub vaccinale dell’Istituto Spallanzani di Roma. Ma l’anticipo di vaccinazione fino ad ora ha coinvolto poco più di un migliaio di bambini, che insieme a quelli prenotati arrivano poco più al 13% dei 300mila bimbi del Lazio potenzialmente vaccinabili. Non è un boom, insomma, nonostante alcune testate lo stiano già rappresentando così. E il Lazio è anche una delle poche regioni in Italia che supera la percentuale del 10% di bambini ‘prenotati’ per la vaccinazione. Sono circa mille i bambini che verranno vaccinati oggi nel Lazio contro il Covid, spiegava l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. “Saranno un migliaio i bambini vaccinati oggi – spiega D’Amato – erano previsti 900 reclutati dai pediatri, ma tanti stanno arrivando di spontanea volontà. Il primo vaccinato è un bimbo di 5 anni qui allo Spallanzani e sta bene”.

La Lombardia, ad esempio, che si rivolge ad una platea di 600mila bambini in ‘età da vaccino’, ieri contava quasi 62 mila prenotazioni, pari al 10,48%. In Toscana anche peggio: siamo appena al 7,81. Il Piemonte si attesta al 6,94 & di prenotazioni, e in Emilia Romagna il 6,39% . Al Sud, poi, c’è ancora più diffidenza: nella Campania dello sceriffo’ De Luca su 300mila bimbi tra i 5 e gli 11 anni ne sono stati prenotati appena 5.044, l’1,68% del totale.

Forse è per questo che il governatore campano ha deciso di ‘entrare’ nelle scuole: “Dal 22 dicembre, quando cominciano le ferie natalizie le scuole rimangono aperte, non chiudono. Quindi dal 22 contiamo di fare un’altra campagna di massa di vaccinazione”. De Luca ha ricordato che “in tutti i centri vaccinali avremo aree dedicate esclusivamente ai bambini”. Dal 22 dicembre, in Campania sarà svolta una campagna di vaccinazione per la fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni all’interno degli edifici scolastici. Nel frattempo, però, c’è scetticismo. In Sicilia, addirittura, non si arriva nemmeno alle 0,5% di prenotazioni a fronte di una platea vaccinale di 309mila unità.