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Vaccinati e guariti ma niente lavoro. Ecco come Speranza perseguita i sanitari

Pubblicato il 21/02/2022 20:22

La circolare del ministero della Salute: “Va accertata avvenuta vaccinazione”.

La guarigione da Covid-19 non dà diritto a tornare a lavoro per i sanitari non vaccinati e sospesi. Infatti essere guariti dal Covid, secondo Speranza, «non è, in base alla normativa vigente, circostanza idonea a legittimare la revoca della sospensione». (Continua a leggere dopo la foto)

La Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri si è rivolta al Ministero della Salute, formulando richiesta in merito ai dati dei sanitari vaccinati/non vaccinati viste le criticità relative ai professionisti guariti da Covid-19; la risposta arriva perentoria dall’ufficio di gabinetto del Ministero della Salute: aver sconfitto il covid non conta nulla, bisogna vaccinarsi. “La sospensione del sanitario è efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato all’Ordine del completamento del ciclo vaccinale primario e, per i professionisti che hanno completato il ciclo vaccinale primario, della somministrazione della dose di richiamo” recita la circolare.

Che il sanitario quindi sia guarito senza vaccino o, addirittura, con solo una dose, per Speranza non rappresenta un motivo valido per poter tornare ad esercitare la propria professione quindi, plausibilmente, a curare i malati ed a salvare vite. (Continua a leggere dopo la foto)

La fissazione delle autorità italiane per la vaccinazione è ormai cosa nota, a nulla servono i richiami delle più prestigiose riviste scientifiche, che dall’estero lanciano moniti che non vengono minimamente calcolati dai membri dell’esecutivo, come ad esempio il recente studio di “The Lancet” il quale, in soldoni, decreta che “chi è guarito dall’infezione deve essere esentato dalla vaccinazione”.
Il ricatto sembra ormai essere parte integrante del modus operandi di questo Governo e nulla conta se la tanto decantata “scienza” arriva a fornire prove e controprove sulla totale assenza di logica nei provvedimenti varati dall’esecutivo.
(Continua a leggere dopo la foto)

Vista la narrazione generale sullo stato d’emergenza, sugli ospedali congestionati e sulla carenza di personale sanitario forse sarebbe il caso che Speranza rivedesse le proprie priorità e, magari, iniziasse ad ascoltare realmente la scienza, quella vera.