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“Una percentuale molto più alta”. Il sondaggio che smonta i dati ufficiali sugli effetti collaterali post vaccino

Pubblicato il 10/11/2022 20:29

L’istituto di ricerca INSA ha contattato telefonicamente 2007 persone su commissione del sito tedesco Reitschuster.de. Il sondaggione è stato svolto a cavallo tra il 4 ed il 7 novembre. La domanda posta ai cittadini di maggiore età è stata la seguente: “Hai avuto effetti collaterali significativi dopo una vaccinazione covid o conosci qualcuno che ne ha avuti?” . Ebbene, i risultati sono stati sorprendenti – o forse no -. Quasi un intervistato su quattro, ovvero il 23% degli interpellati, ha affermato di aver avuto “effetti collaterali significativi” dopo la vaccinazione Covid. E’ bene evidenziare che secondo i dati ufficiali soltanto lo 0,5% dei vaccinati ha riportato “casi sospetti” di effetti collaterali e complicazioni vaccinali. E qui si apre un tema.
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Come riporta eventiavversinews.it, dal 27 dicembre 2020 al 30 giugno 2022, i casi sospetti segnalati al Paul Ehrlich Institute sono stati 323.684, tutti legati ad effetti collaterali e complicazioni vaccinali post iniezione. Questo è ciò che l’autorità federale ha annuncia sul suo sito web . Nello stesso periodo sono state somministrate 182.717.880 dosi di vaccino. Secondo il Ministero della Salute tedesco, 63,5 milioni di persone, ovvero il 76,3 per cento della popolazione totale, sono state sottoposte al primo ciclo vaccinale. Almeno 51,9 milioni di persone (62,4%) hanno anche ricevuto uno o due richiami. Se si confrontano i numeri, si ottiene un tasso di circa lo 0,5% di “casi sospetti di effetti collaterali e complicazioni della vaccinazione”. 
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Alla fine del sondaggio circa la metà degli intervistati ha dichiarato di non aver riscontrato effetti collaterali significativi dopo il vaccino, né conosce nessuno che abbia avuto effetti collaterali così significativi dopo una vaccinazione Covid. Circa un quarto (24%) degli intervistati conosce qualcuno che ha avuto effetti collaterali significativi e il 16% ha avuto effetti collaterali gravi. Il 7% percento ha avuto effetti collaterali e conosce qualcuno che ha riportato la stessa cosa. Ne deriva che il 23% ha avuto effetti collaterali significativi. Il 3% non conosceva la risposta o non voleva fornire alcuna informazione. Nel sondaggio è stata scelta appositamente la dicitura “effetti collaterali significativi”, in modo tale da differenziare rispetto alle reazioni avverse meno gravi, come ad esempio l’arrossamento del sito di iniezione oppure un breve malessere.
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Ciò che è emerso è che le persone anziane generalmente avvertono meno dolore rispetto ai giovani, che possono riscontrare effetti collaterali minori più gravi. Gli intervistati di età inferiore ai 40 anni hanno manifestato effetti collaterali significativi più spesso rispetto a quelli più anziani (23-28% contro 7-17%). Gli intervistati sotto i 30 anni e quelli tra i 40 ei 49 anni conoscono una persona colpita più spesso degli intervistati di altre fasce di età (29-27% contro 21-24%). Tra le spiegazioni possibili si è pensato anche al fatto che la percezione delle malattie e degli effetti collaterali può cambiare con l’età. Le persone anziane, infatti, hanno generalmente meno contatti sociali rispetto ai giovani che quindi tendono a conoscere con più probabilità qualcuno che abbia avuto un effetto collaterale significativo del vaccino. Infine, si segnala che la percentuale del 23% delle persone che riportano “effetti collaterali significativi” è riguarda tutti gli intervistati, anche i non vaccinati. Se consideriamo la quota ufficiale del 76,3 percento delle persone vaccinate, si ottiene un tasso significativamente più alto di gravi effetti collaterali tra i vaccinati, superiore al 30%.

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