Non è solo l’Italia a vivere il dramma del boom di morti improvvise e di arresti cardiaci improvvisi, soprattutto tra i giovani da 2 anni a questa parte. Certo, fare 2 + 2 sarebbe troppo affrettato, però – dati alla mano – è facile collegare, almeno a livello tempistico, questa ecatombe con la campagna di vaccinazione di massa contro il Covid, utilizzando vaccini a mRna. E così, mentre nel mondo già più di uno Stato ha deciso di vederci chiaro, da noi si continua a optare per il prosciutto davanti agli occhi. Il Consiglio Indiano per la Ricerca Medica sta conducendo uno studio per scoprire le ragioni dell’improvviso aumento degli arresti cardiaci e l’eventuale ruolo del Covid. Lo rende noto, in Italia, il sito di Eventi Avversi. (Continua a leggere dopo la foto)
“Si tratterà di una revisione dei recenti casi di arresto cardiaco improvviso segnalati nel Paese e di un’autopsia verbale – un metodo per raccogliere informazioni sui sintomi e sulle circostanze di una persona deceduta per determinarne la causa del decesso. Per lo studio sono stati coinvolti alcuni dei migliori cardiologi e specialisti forensi dell’AIIMS”, hanno dichiarato le fonti. “C’è molta disinformazione sulle possibili cause di un aumento dei casi di arresto cardiaco improvviso. Molte persone lo collegano anche al Covid e ai vaccini utilizzati. Lo scopo di questo studio sarà quello di indagare sulle cause reali”, ha dichiarato un funzionario del Ministero della Salute. (Continua a leggere dopo la foto)
Di recente, sulle piattaforme dei social media sono apparsi numerosi video che mostrano persone, molte delle quali giovani, che collassano e muoiono improvvisamente mentre ballano, cantano o semplicemente fanno una passeggiata. Sempre a proposito dell’India, qualche tempo fa la Dheli Commission for Women aveva avanzato una richiesta di chiarimenti al governo sulla preoccupante frequenza di episodi di morte improvvisa nelle donne. Era stato suggerito alle autorità di condurre un’autopsia nei casi di morte cardiaca improvvisa che coinvolgono giovani senza una storia di malattie cardiache o altri fattori di rischio noti.
Ti potrebbe interessare anche: Attacco a Il Paragone! Ecco chi e perché vuole tappare la bocca all’informazione libera (IL VIDEO)