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Il Fatto Quotidiano è in difficoltà: Unicredit gli dà 2,5 milioni di euro

Pubblicato il 12/06/2020 14:41 - Aggiornato il 18/06/2020 12:06

Sta girando più di una voce polemica intorno alla notizia del finanziamento, a tutela statale, nei confronti de Il Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Marco Travaglio. I maligni hanno subito voluto sottolineare un possibile stretto legame tra la narrativa del quotidiano “amico” del Governo e l’aiutino pubblico… Ma, lasciando da parte i commenti più politici, va specificato – come fa anche money.it – che l’operazione strettamente economica rientra in ciò che è stato stabilito dal decreto Liquidità, varato proprio per aiutare le imprese in difficoltà.

Anche nel settore dell’editoria, certo, come sarebbe per il caso de Il Fatto Quotidiano. Un prestito, dunque, da 2,5 milioni di euro con garanzia statale al 90%: è quanto emerge da una nota della società editoriale Seif, de Il Fatto Quotidiano. Il comunicato spiega così l’operazione: “Il contratto di finanziamento prevede il rimborso in n. 60 mesi, inclusivo di un preammortamento di 12 mesi, ad un tasso variabile in linea con gli standard di mercato. Il finanziamento è assistito dalla garanzia concessa dal Fondo Centrale di Garanzia pari al 90% dell’importo”.

Il giornale di Marco Travaglio, quindi, riceverà il cospicuo prestito in virtù di quanto stabilito dal decreto Rilancio, visto che l’ipotesi di tutela da parte della cassa Depositi e Prestiti è tramontata. “L’importo – spiega sempre money.it – sarà erogato dalla banca Unicredit”. Come ha spiegato il CEO della società: “L’operazione con Unicredit va considerata come un finanziamento bridge necessario a supportare il programma di investimenti in corso, tra l’altro già previsto nel piano industriale aziendale”.

Questa vicenda ha però sollevato un bel polverone, e hanno iniziato a volare le prime querele. L’editore del quotidiano ha infatti reso noto di voler procedere contro Dagospia, il primo giornale ad aver lanciato la notizia con toni forse troppo allusori… “Con molto rammarico ci tocca ancora una volta rispondere al sito Dagospia & C. Da giorni continuiamo a leggere che il Fatto ha chiesto e ottenuto un finanziamento pubblico. Notizia che abbiamo già smentito. Adesso ci tocca leggere che siamo dei bugiardi perché il finanziamento bancario ha garanzia statale. Il finanziamento richiesto e ottenuto da SEIF è stato erogato da Unicredit. La garanzia sottostante è del Mediocredito Centrale come tutti i finanziamenti della legge del 1996, che nella sostanza non è stata modificata”.

Spiegano ancora dal giornale – in un nota ripresa da nextquotidiano – che “non abbiamo richiesto alcun finanziamento diretto allo Stato, tantomeno per danni o impatti causati dal Covid; e, siccome non abbiamo alcuna intenzione di fallire, il Mediocredito Centrale non verserà nulla né tantomeno i cittadini. Se però si vuole continuare a sostenere, non avendo altro di interessante da pubblicare, che abbiamo chiesto soldi allo Stato, non ci rimane che ripetere: ci vediamo in tribunale”.

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