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“Ti mang***o il cuore”. Gli striscioni e i volantini choc contro la Meloni che indignano l’Italia (le FOTO)

Pubblicato il 27/11/2022 11:07 - Aggiornato il 27/11/2022 17:50

Ciò che colpisce più di ogni altra cosa è che tanto odio arriva proprio da chi si trovava lì, in quel momento, per sfilare contro la violenza sulle donne. Durante la manifestazione che si è tenuta a Roma e che è stata organizzata dall’associazione “Non una di meno”, un lungo corteo si è radunato in segno di protesta contro la violenza, la guerra e per difendere la libertà. In testa al corteo vi era il camion della “Rivolta” e lo striscione delle attiviste ‘basta guerre sui nostri corpi’. Ha aperto la manifestazione, l’esibizione di teatro-danza del gruppo Our Voice. Poi ha avuto luogo la performance delle ragazze e dei ragazzi iraniani che, con l’aiuto dei manifestanti chiamati a raccolta da un fischietto, hanno sciolto le corde con cui si erano intrecciati tra loro. (Continua dopo la foto)

Tra gli striscioni che hanno sfilato: “La sorellanza la nostra lotta”, “Libere donne libere relazioni ” delle Donne in Rete contro la violenza, “Stop bombing Kobane”. Non mancavano i cartelli ironici, come “La vita inizia dopo il caffè con buona pace degli antiabortista” ma anche slogan come ‘Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”. Ciò che ha fatto scoppiare il caso, e che viene raccontato da Ansa, è stata una serie di striscioni e cori intonati contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che tutto erano meno che pacifici, ma che anzi erano una esplosione di minacce, volgarità di donne che odiano donne. Tra le frasi più forti e indubbiamente violente, Ansa riferisce: “Fascista Meloni noi ti farem la guerra”, “Ti mangiamo il cuore” e anche “Meloni fascista, sei la prima della lista”. (Continua dopo la foto)

“Siamo state identificate dalla polizia che ha tentato di toglierci lo striscione. Ma noi lo rivendichiamo”, dicono le manifestanti che tenevano uno degli striscioni con slogan contro la presidente del Consiglio. È stata forte la reazione di solidarietà proveniente dal mondo politico e dai rappresentanti del governo. Tra questi riportiamo l’appello di Daniela Santanchè:” ‘Meloni fascista, sei la prima della lista’, non è e non sarà mai una critica politica, ma è una grave minaccia per la quale chiediamo la ferma condanna di tutte le forze politiche a cominciare da quelle donne di sinistra”.