Un documento misterioso e riservatissimo (i partiti di maggioranza ancora non lo conoscono e non lo hanno letto) viene pubblicato in anteprima da Affaritaliani.it.
Parliamo del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di Draghi, che domani (venerdì 23 aprile), per la prima volta, sarà esaminato dal Consiglio dei ministri, in previsione della presentazione all’Unione europea entro la fine di questo mese.
Stando alle rivelazioni del sito per il “Recovery Plan da 221,5 miliardi di euro” sarebbe così previsto:
“42,5 miliardi, pari al 22% del totale, andranno per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
57 miliardi, pari al 30% del totale, andranno per rivoluzione verde e transizione ecologica.
25,3 miliardi, pari al 13% del totale, andranno per infrastrutture per una mobilità sostenibile.
31,9 miliardi, pari al 17% del totale, andranno per istruzione e ricerca.
19,1 miliardi, pari al 10% del totale, andranno per inclusione e coesione.
15,6 miliardi, pari all’8% del totale, andranno per la salute.”
Da notare che nel fondo dell’elenco, con l’importo più basso, troviamo proprio la voce riguardante i soldi per la salute. L’emergenza sanitaria, le terapie intensive scarse e il personale carente, evidentemente non hanno insegnato nulla o forse è proprio perchè dobbiamo fare gli interessi dell’Europa che non possono andare oltre i limiti consentiti dalla gabbia?