Si sta battendo come un ossesso per il referendum sul taglio dei parlamentari. Va in giro in lungo e largo a dire che sono troppi, che è uno spreco per le casse dello Stato e che la politica deve dare un segnale forte in un momento così difficile per i cittadini italiani. Ebbene, Luigi Di Maio, però, come gli capita più che spesso predica bene e razzola male. Perché se si vanno a spulciare i dati relativi ai costi del suo staff, ecco che si sobbalza sulla sedia. Ma come? Dice di tagliare il numero dei parlamentari ma non guarda in casa sua? Già, perché in totale lo staff voluto da Luigi Di Maio al suo fianco al Ministero degli Esteri ha un costo pari a 711.580 euro l’anno. Una bella cifra.
Detto in altri termini: da solo Di Maio ci costa più di 3 Onorevoli*. Inoltre, l’ex capo del Movimento 5 Stelle, che ripete come un mantra la necessità del taglio ai costi della politica, autentico cavallo di battaglia di un M5S ormai allo sbando, ha così fissato un autentico record. Infatti, non era mai stata spesa una cifra simile per lo staff di un Ministro degli Esteri, visto che i collaboratori personali del predecessore di Di Maio, Enzo Moavero Milanesi, pesavano sulle casse dello Stato “solo” 200.000 euro. Giggino ci ha aggiunto sopra 511.580 euro.
E se due più due fa quattro, da questo dato si può evincere una cosa lapalissiana: Di Maio, incompetente in materia di Esteri, ha avuto la necessità di circondarsi di più collaboratori possibili per farsi dare una mano a ricoprire una carica così importante e strategica per il Paese. Certo, senza dubbio ogni ministro ha tutto il dovere di assumere al proprio fianco persone di fiducia che possano aiutarlo nel suo lavoro, per a tutto c’è un limite, soprattutto se ti fai portavoce di un’istanza che va a stridere fortemente con il tuo operato.
In conclusione, andiamo a vedere chi sono questi “esperti” assunti con contratto come dirigenti o funzionari in aiuto al suo ruolo. Augusto Rubei, consigliere per gli aspetti legati alla comunicazione, relazione con i media e istituzioni: 140.000 euro; Cristina Belotti, capo segreteria e segretario particolare del ministro: 120.000 euro; Pietro Dettori, consigliere per la cura dei rapporti con le altre forze politiche: 120.000 euro, Sara Mangieri, consigliere per i rapporti con la stampa: 90.000 euro; Carmine America, esperto questioni internazionali, sicurezza e difesa: 80.000 euro; Daniele Caporale, consigliere per le comunicazioni digitali: 80.000 euro; Giuseppe Marici, consigliere per le informazioni diffuse attraverso i media: 70.000 euro; Alessio Festa, consigliere per le relazioni istituzionali: 11.580 euro. Il totale è presto fatto.
*Aggiornato al giorno 10.09.2020 al punto in cui si era scritto 300 onorevoli invece di 3.
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