L’epopea della vaccinazione sembra non conoscere fine. Sono già allo studio del Governo le diverse opzioni per il prossimo autunno: quarta dose con il vaccino attuale oppure un nuovo farmaco “tarato” sulle nuove varianti come Omicron e le sottospecie Xe e Xf, ma non per tutti. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in accordo con Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Superiore di Sanità ed Agenzia Italiana del Farmaco, inizia a pianificare la futura gestione della pandemia. La direzione sembra essere quella di un ulteriore booster in autunno per gli over 50.
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Aifa vuole ancora la vaccinazione per tutti
La famigerata quarta dose è attualmente prevista per i cittadini over 80, fragili over 60 ed ospiti delle Rsa, ma per il tenace vaccinista Speranza non sembra essere abbastanza. Dunque si pensa ad un ulteriore estensione su altre fasce d’età. Ma non è da solo, Speranza, nella sua opera di imposizione dell’ennesima dose. Il Direttore Generale dell’Aifa, Nicola Magrini, è tornato alla carica nel chiedere un altro richiamo in autunno, non escludendo la possibilità che ciò coinvolga tutta la popolazione. Ad ogni modo, per ora, sembra che l’orientamento sia quello di vaccinare ulteriormente solo gli ultracinquantenni.
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Vaccini obsoleti
La condizionale è rappresentata dal tipo di vaccini disponibili dopo l’estate. Com’è risaputo, infatti, quelli attuali sono realizzati sul ceppo originario del virus, quindi obsoleti e di scarsa efficacia. In tal senso Roberto Speranza a dichiarato che «Il nostro auspicio è che potremo avere a disposizione in autunno vaccini anti-Covid aggiornati anche alle nuove varianti di Sars-CoV-2. Valuteremo con le nostre autorità scientifiche se immaginare, a partire dall’autunno, richiami ulteriori per altre fasce di popolazione, oltre a quelle per le quali in questi giorni è stata raccomandata la quarta dose». Queste le parole del ministro durante l’apertura dei lavori dell’evento “Sanità pubblica e privata: come ripartire”, healthcare talk di Rcs Academy.
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L’intervento di Rezza
In precedenza era intervenuto anche Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, che giusto qualche ora fa aveva definito l’utilizzo delle mascherine come un “dovere morale”: «Molte aziende stanno mettendo a punto vaccini che contengono oltre al virus Wuhan anche Omicron. Credo che durante l’estate i nuovi vaccini adattati verranno sottoposti alla valutazione di Ema».
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Obbligo fa rima con Green Pass
Dunque, come ampiamente anticipato su queste pagine, la fine dello stato d’emergenza purtroppo non coincide con la fine dell’incubo delle restrizioni. La frenesia delle imposizioni e della vaccinazione massiva sembra essere destinata a durare ancora molto, almeno finché gli alfieri dell’attuale Governo resteranno in carica. Ma obbligo fa anche rima con Green Pass, dunque non è assolutamente da escludere che la nuova tornata di vessazioni del prossimo autunno sarà accompagnata dal ritorno sulla scena di uno strumento collaudato come il lasciapassare verde. Starà al popolo opporsi con fermezza a ciò che ci si prospetta davanti.
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