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Speranza perde voti e si inventa un’altra quarantena: l’ennesima sparata dell’ineffabile ministro della Propaganda (e della Salute)

Pubblicato il 27/05/2022 12:21

C’è davvero da preoccuparsi per il vaiolo delle scimmie? Rischiamo altri mesi e mesi di contagi e paura? Assolutamente no, è la risposta che gli esperti ci stanno dando da settimane, accompagnata da inviti a mantenere la calma ed evitare ingiustificate psicosi. Ma allora perché il ministro della Salute Roberto Speranza ha già iniziato a parlare della possibilità di quarantene? Una domanda che sorge spontanea dando un’occhiata al recente sviluppo dei fatti, con tanto di ordinanza “preventiva” in cui si ipotizzano misure di contenimento.

La Verità ha infatti reso noto in queste ore il contenuto di una circolare che recita così: “In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie”. Il testo specifica inoltre come “i contatti asintomatici non devono donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono sotto sorveglianza”.

I contatti “devono essere monitorati almeno quotidianamente per l’insorgenza di segni/sintomi per un periodo di 21 giorni dall’ultimo contatto con un paziente o con i suoi materiali contaminati durante il periodo infettivo. I sintomi includono mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, eruzione cutanea e linfoadenopatia”. Il quadro dipinto, insomma, non sembra dei più rassicuranti. Eppure a pensarla così sembra essere soltanto Speranza.

Proprio in queste ore, infatti, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha ribadito all’Ansa che non esiste alcun allarme, nonostante lo stato di massima allerta. Il virologo Massimo Galli, sempre all’Ansa, ha invece chiarito che “non è affatto un virus delle scimmie, ma un virus presente probabilmente in alcune specie di roditori. Uomini e scimmie ne sono solo vittime accidentali, e quindi non è un virus rilevante per la nostra specie”. Vaccinazione di massa? “Non credo siamo nelle condizioni di riproporre una vaccinazione di massa contro il vaiolo delle scimmie, perché una vaccinazione ha i suoi costi in termini di effetti collaterali”.

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