Durante l’ultima puntata della trasmissione “Di Martedì”, condotta da Giovanni Floris, è andato in scena uno scontro durissimo fra il direttore di Libero Pietro Senaldi e Roberto Salis, padre di Ilaria, l’insegnante in carcere in Ungheria. Le condizioni della detenzione di Ilaria Salis nelle carceri ungheresi sono al centro di un acceso dibattito politico. Il caso viene seguito anche dal Presidente della Repubblica e il Pd ha ipotizzato di candidare la Salis alle prossime Elezioni Europee. Come sempre in questi casi si sono create due fazioni, nel mondo politico così come nell’opinione pubblica. E lo stesso è avvenuto durante il dibattito condotto da Floris. (continua dopo la foto)
“Non lo capisco”, ha detto Senaldi riferendosi, inizialmente, al voto in Senato su Matteo Salvini. “Si propone una mozione di sfiducia per un ministro che non è ancora stato rinviato a giudizio, poi le stesse persone che la propongono, in queste ore stanno pensando di candidare una che è sotto processo perché accusata di spaccare la faccia alle persone”. La replica di Roberto Salis è stata durissima: “Se mi manda la clip”, ha detto rivolto a Floris, “così provvediamo a querelarlo”. Il conduttore gli ha chiesto perché, volesse querelare Senaldi. “Io vorrei sapere cosa ci guadagnano quelle persone lì a diffamare mia figlia”, ha replicato Salis, senza rispondere nel merito. (continua dopo il video)
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Il direttore di Libero è apparso molto sorpreso. “Io non ho diffamato nessuno”, ha replicato. Ma il padre di Ilaria Salis lo ha incalzato: “Cosa ci guadagna? Se lo fa gratuitamente, si deve domandare se lei eticamente è una persona che ha senso dell’umanità”. A quel punto Senaldi ha a sua volta chiesto la clip a Floris per preparare un’eventuale contro-querela. Poi la discussione è diventata un po’ surreale, con il conduttore che cercava di smorzare – inutilmente – i toni in studio. E l’apice lo si è avuto quando, in seguito a una discussione fra il giornalista e il conduttore sulle parole usate, Roberto Salis ha affermato che sua figlia “non è neppure accusata”. E si è sentita una voce fuori campo chiedergli: “Ma se non è accusata perché sta in carcere scusi?”.
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