Alla fine per la dottoressa Barbara Balanzoni, messa al “rogo” dalla dittatura sanitaria che ormai condanna chiunque non esprima un pensiero totalmente allineato a quello dei virologi-santoni, è stata sospesa dall’Ordine dei Medici di Venezia, che in passato aveva già contestato le sue “posizione antivacciniste”. A darne notizia è stata la diretta interessata attraverso un video su YouTube durante il quale ha comunicato la decisione presa nei suoi confronti, raccogliendo la solidarietà di tanti utenti.

La dottoressa Balanzoni nel filmato si è detta determinata a proseguire nell’esercizio della sua professione di medico, per la quale ha studiato e si è formata, nonostante il provvedimento adottato dall’Ordine: “Basta! Quindi, scrivetevelo così non lo dimenticate, io ogni volta che curerò un paziente affetto da qualsiasi malattia, da un brufolo a una patologia gravissima, incluso il Sars-CoV-2, manderò una comunicazione ai Nas e continuerò a farlo indipendentemente da qualsiasi pressione mi arrivi dall’Ordine dei medici, me ne sbatto le palle”.

La donna ha invitato i colleghi che sono stati o saranno a loro volta colpiti da simili sanzioni a non fare passi indietro e insistere con coraggio nelle proprie battaglie: “Ve ne fregate della sospensione e curate la gente, perché qua gli unici medici che stanno curando siamo noi. L’Ordine dei medici non ci può imporre alcunché”. Balanzoni si è detta “slegata da tutto ciò che non è la mia coscienza e l’arte medica”, rivolgendo poi parole molto dure agli esponenti del governo Draghi.

“Il ministero della Salute va messo in carcere, interamente – ha incalzato Balanzoni – Si trasforma il ministero in una casa circondariale, perché questo è quello che merita, e poi si vedrà con il processo quello che vien fuori, ma intanto serve la custodia cautelare”. In passato, la dottoressa aveva puntato il dito contro gli studi condotti da Pfizer per l’autorizzazione del vaccino, sostenendo che siano stati “manipolati”. Balanzoni era stata in Kosovo nel 2012 come ufficiale medico e in Afghanistan con Medici senza frontiere nel 2013.
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