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Si toglie la vita un artigiano del vetro. “Dopo il Covid non trovava più lavoro”

Pubblicato il 06/07/2020 11:47 - Aggiornato il 06/07/2020 12:45

Perdere la speranza è tragico. A murano un uomo di 49 anni si toglie la vita. Gianni Cimarosto era un artigiano del vetro che lavorava a lume e che “da anni cercava di portare avanti con non poche difficoltà la sua attività, Talent Artigian Vetro”.

Il “gezzettino.it” riferisce che dopo aver deciso di chiudere il negozio, Gianni andava avanti con dei “lavoretti fino a quando il duro colpo del Covid ha reso tutto ancora più difficile”. Un colloquio saltato poco più di due settimane fa e un’ennesima delusione di trovare lavoro, hanno spento la speranza e trasformato il sogno in un incubo. Il giornale riferisce che a trovarlo è stato il padre nel magazzino dell’abitazione, dove Gianni viveva con i suoi genitori.

Una tragedia questa che si allaccia a ciò emerge dalle indagini. Gli italiani -abbiamo visto in un articolo che riportava l’analisi degli studi condotti da Randstat sulle reazioni dei lavoratori alla situazione di emergenza – sono tra coloro che hanno la più forte paura di perdere il posto e la più bassa fiducia nel governo.

Queste vicende tragiche impongono che lo Stato sia protagonista e forte. Non può più continuare in questa maniera con l’economia che crolla, le piccole e medie imprese abbandonate dal governo, tassi di povertà in aumento. Lo Stato deve dare risposte adeguate.