Mentre le trattative per dar vita al Conte-ter proseguono serrate, con il premier che continua la ricerca di “responsabili” per puntellare un eventuale, nuovo esecutivo e il Movimento Cinque Stelle ormai disposto persino a scendere ancora a patti con Matteo Renzi, ecco arrivare al Senato il primo soccorso nei confronti dell’Avvocato del Popolo. A Palazzo Madama è infatti nato il gruppo “Europeisti Maie-Centro Democratico”, sigla dietro la quale si nasconde, né più e né meno, il tentativo di radunare tutti i parlamentari che, al fine di tutelare la sacra poltrona, sono pronti a qualsiasi mossa pur di evitare il ritorno anticipato alle urne.
Al momento della costituzione del gruppo, dalla maggioranza hanno subito sottolineato come siano 10 i membri. Con un piccolo giallo che ha per protagonista Sandra Leonardo, la moglie dell’ex ministro Clemente Mastella, data da tutti come una dei sicuri esponenti e invece, stando a quanto rivelato da Adnkronos, al momento ancora estranea alla formazione centrista. Ma chi sono, allora, i parlamentari che hanno deciso di aderire all’iniziativa?
I dieci senatori della nuova formazione politica centrista sono in realtà facili da identificare, a partire dallaprovenienza: si tratta, infatti, di appartenenti al Gruppo Misto, al Maie e alla nuova formazione “Centro democratico” (che alla Camera fa riferimento a Bruno Tabacci). I nomi fatti circolare sono al momento 8: i cinque del ‘Maie-Italia 23’ Ricardo Merlo, Saverio De Bonis, Adriano Cario, Maurizio Buccarella e Raffaele Fantetti (presidente dell’Associazione Italia 23) e i due ex azzurri Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. Ultimo arrivato è l’ex pentastellato Gregorio De Falco, che porterà in dote il simbolo ‘Cd’ ‘prestato’ da Tabacci.
I problemi, per Conte, non sono però finiti. I numeri continuano a non giocare a suo favore, con la ricerca di ulteriori rinforzi che continua imperterrita in queste ore. Con il Pd che tratta, cercando di tirare a sé anche qualche esponente di Italia Viva così da ridurre la forza di Renzi. E con Grillo che ha dettato la linea di un Movimento Cinque Stelle pronto anche al “tutti dentro”, all’apertura verso chiunque pur di sopravvivere. Una volta gli stessi grillini avrebbero parlato scandalizzati di inciuci. Oggi, è tutto diventato normale, triste amministrazione.
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