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“È tutta colpa loro”. Il Wall Street Journal stronca i virologi. La clamorosa accusa

Pubblicato il 26/01/2023 08:17 - Aggiornato il 26/01/2023 19:28

Non ci voleva di certo un articolo pubblicato sul Wall Street Journal per avere conferma del fatto che sono proprio i cosiddetti “esperti” ad alimentare la sfiducia nei vaccini, optando per la derisione al posto della persuasione e negando o ignorando le evidenze, come ad esempio che le persone ormai vedono con i propri occhi – e spesso subiscono sulla propria pelle – gli effetti collaterali del vaccino. Certo che un articolo così, che prende le mosse da un sondaggio della prestigiosa agenzia Rasmussen Reports della scorsa settimana, aggiunge un altro mattoncino verso la piena consapevolezza della popolazione. Se pensiamo a i nostri “esperti” italiani e a tutte le cantonate che hanno preso o alle falsità che hanno detto per poi rimangiarsele dallo scoppio della pandemia a oggi, ecco qua che la sfiducia è totale. I vari Burioni a “Che tempo che fa”, Bassetti, Viola, Pregliasco e compagnia cantante. Ma quello delle virostar pandemiche non è un fenomeno solo italiano. Secondo la ricerca sopra citata, infatti, quasi la metà degli americani ritiene che i vaccini Covid abbiano probabilmente causato un numero significativo di morti inspiegabili. A dicembre, Rasmussen ha riferito che una percentuale quasi uguale teme che i vaccini Covid possano avere effetti collaterali importanti (57%) mentre ritiene che siano efficaci (56%). Insomma, gli “esperti” stessi non stanno rendendo un buon servizio al loro prodotto “salvifico”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Il problema, evidenzia l’analisi del Wall Street Journal, è che coloro che si autoproclamano (o vengono proclamati dal Sistema) esperti respingono chiunque metta in dubbio l’ortodossia del vaccino. Noi lo sappiamo bene. Col tempo le nostre denunce stanno avendo conferme. Una dopo l’altra. Appena sbattute in prima pagina, però, venivamo bollati “No vax” e spargitori di fake news. Ma i sondaggi mostrano che la maggior parte degli americani, compresi quelli che non si sono vaccinati contro il Covid, non diffida dei vaccini in generale. E lo stesso dicasi per gli italiani. Il problema riguarda questo vaccino e la tecnologia a mRna. E secondo Allysia Finley, membro dell’Editorial Board del Wall Street Journal, “gli esperti sono i responsabili dello scetticismo sui vaccini perché non sono onesti sui loro potenziali rischi”. (Continua a leggere dopo la foto)

I vaccini a mRNA sono stati autorizzati in fretta e furia dalla Food and Drug Administration (Fda) in via emergenziale, bypassando tutta una serie di protocolli e test che invece sono importantissimi per questo tipo di farmaci, soprattutto se utilizzano una nuova tecnologia. Le prove sui vaccini di solito richiedono circa 10 anni, questi sono stati autorizzati dopo soli 10 mesi di test. E poi che test… Ma questa è un’altra storia su cui ci siamo già soffermati molte volte. E intanto il regime vaccinale raccomandato dai governi ha fatto sì che le persone anziane abbiano subito fino a cinque richiami in meno di due anni. Una roba mai vista. Intanto, mentre gli scienziati continuano a studiare il virus, bengono pubblicati ogni giorno nuovi articoli – anche su prestigiose riviste scientifiche – riguardo gli effetti avversi dei vaccini. E basta aprire un qualsiasi giornale, anche in Italia, per rendersi conto del boom che c’è stato in questo ultimo anno e mezzo di “morti improvvise” e “malori improvvisi” soprattutto tra i giovani. Per non parlare del boom di tumori e miocarditi. (Continua a leggere dopo la foto)

La rivista Circulation dell’American Heart Association, ad esempio, ha pubblicato poco fa un articolo in cui si spiega il legame tra la miocardite negli adolescenti e i livelli più elevati di proteine spike del vaccino nel sangue. Sarebbe dunque semplicemente necessaria un po’ più di umiltà da parte di coloro che si definiscono “esperti” e sarebbe necessaria un po’ più di trasparenza per capire quali legami ci siano tra i cosiddetti esperti, appunto, e Big Pharma. Conclude amaramente Allysia Finley: “Di solito è impossibile provare che un decesso o un evento avverso sia causato da un vaccino. Ma quando un amico muore inaspettatamente poco dopo essere stato vaccinato, non è irrazionale chiedersi se il vaccino abbia contribuito al decesso”. E invece spesso si viene anche derisi. Perché la verità, come sempre, fa paura.

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