Oramai l’elenco è piuttosto lungo, e va aggiornato. Anche Ernesto Galli della Loggia si unisce al coro di chi (da sinistra) non lesina critiche feroci ad Elly Schlein, la giovane segretaria del Pd la cui linea politica è giudicata dallo storico e editorialista del Corriere della sera “minoritaria”. Rispondendo alle domande del quotidiano Libero, lo storico contemporaneista afferma che le stesse sue considerazioni sono condivise da molti anche all’interno del Partito democratico. Con brutale sintesi: con Schlein alla guida non si vincono le elezioni. Esiste a sinistra, dunque, un’alternativa? “No”, anche perché le altre figure politiche che i giornali sollecitano sono “scialbe” e vittime del proprio “narcisismo”: “Renzi, Calenda, Provenzano, Orlando, che cosa propongono costoro, a parte schierarsi con Meloni o con Schlein?” Dunque, il riposizionamento a sinistra-sinistra del Pd di Schlein non scontenta l’ala cattolica e in un certo senso moderata del partito. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Mi imbarazzi”. Luca Bizzarri asfalta la Lucarelli: lo scontro finisce malissimo (i POST)
Una linea minoritaria
Ancora Galli della Loggia: “La segretaria incarna una linea puramente movimentista, sempre presente ai comizi al fianco della Cgil. Sensibile alle rivendicazioni delle minoranze di ogni tipo”. Una linea minoritaria, si diceva, mentre “l’Italia è un Paese conservatore“. E non è tutto, giacché, sollecitato dalla giornalista Annalisa Chirico, critica ancora il metodo del Pd e, in particolare, “l’ossessiva evocazione del pericolo fascista è ridicola. Queste sono polemiche innescate da una sinistra che non riesce a formulare proposte concrete, aderenti alla realtà”. Di questo passo una sinistra “incapace di parlare alla maggioranza” può vincere solo approfittando degli errori marchiani della destra, “com’è capitato spesso in passato”. Ecco perché la Meloni vince: “Perché attorno ha il vuoto”, afferma Galli della Loggia. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Avete un conto alle Poste? Se fossimo in voi non staremmo tranquilli: cosa sta succedendo sui vostri conti correnti
Meloni “unica leader in campo”
Poi, un’apertura di credito forse inattesa per la stessa Giorgia Meloni: “Lei è l’unica leader in campo. Lei è la donna che fa, mentre gli altri parlano e basta”. In merito alla presidente del Consiglio i toni sono differenti: “Fa molto bene in politica estera. Direi che si sta quasi rivelando il suo campo di elezione. Dicevano che con lei l’Italia sarebbe finita ai margini – prosegue l’editorialista – invece Meloni è apprezzata a Washington. E ha saputo crearsi una legittimazione come leader credibile e affidabile anche in Europa”. Anche l’operato sul fronte interno ha convinto Galli della Loggia, ad esempio circa le istanze di tassisti e balneari: “Neanche Mario Draghi è riuscito a risolvere la questione delle concessioni balneari né mi pare che il suo governo abbia aumentato le licenze dei tassisti. Neanche i governi con il Pd dentro”.
Potrebbe interessarti anche: Malore al concerto per la star italiana. E negli Usa scoppia il caso Dion: “Ha 55 anni ma ne dimostra 90”