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Codacons contro Sanremo. Diffida dell’associazione dei consumatori: “Rendeteli pubblici”

Pubblicato il 03/02/2023 11:37
Amadeus, conduttore di Sanremo 2023

Non solo Zelensky. La polemica sul fronte Sanremo è all’ordine del giorno. Mentre si dibatte ancora sull’opportunità o meno dell’invito al presidente ucraino (verrà mandato in onda un suo vidoemessaggio nella serata della finalissima, nel momento di massimo picco di audience), ora a tenere banco è un’altra questione. E a sollevarlaè nientepopodimeno che il Codacons, l’associazione dei consumatori. Mancano 5 giorni al via della 73esima edizione del festival di Sanremo, evento per eccellenza del palinsesto televisivo italiano, e il Codacons ha pubblicato una diffida alla Rai (la quale ne sta ricevendo già decine al giorno, proprio per il caso Zelensky, con i telespettatori intenti a boicottare il festival) sollevando dubbi sulle giurie che dovranno valutare i brani in gara. Sotto i riflettori ci finisce dunque la Giuria Demoscopica. (Continua a leggere dopo la foto)

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Come noto la Demoscopica è formata da trecento componenti selezionati che voteranno attraverso un’applicazione ad essi dedicata e realizzata per l’occasione. L’attacco dell’associazione è durissimo: “Oltre a questo il nulla: non è dato sapere agli utenti chi siano i 300 membri scelti di tale giuria e, soprattutto, attraverso quali criteri essi siano stati individuati”. Da tempo, infatti, si dibatte su questo tema, alludendo spesso a presunti conflitti d’interessi dei selezionati. Secondo il Codacons, è mancata “la predeterminazione dei parametri per la corretta individuazione dei componenti della giuria. Un fatto che non può passare in sordina”. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella diffida si sottolinea anche la giuria ha peso per la decretazione del vincitore della competizione canora, quindi i criteri di selezione dei giurati dovrebbero assicurare il pluralismo partecipativo e l’imparzialità rispetto ai cantanti in gara in modo da garantire che le operazioni di voto siano del tutto genuine ed imparziali. Non solo: i voti espressi tramite televoto da parte degli utenti devono essere vanificati. La richiesta è dunque che la Rai pubblichi i criteri predisposti per le nomine dei componenti della Giuria Demoscopica e della Sala Stampa, ed emettere il provvedimento di predisposizione dei criteri per le nomine dei componenti della Giuria Demoscopica “che soddisfino i requisiti di imparzialità, trasparenza e pluralismo e assenza di conflitto di interessi anche potenziale”.

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