“Da quando si è capito che i medici non vaccinati e ora sospesi sono in procinto di essere reintegrati è tutto un fiorire di commenti contro questa decisione”. Il dottor Roy De Vita, primario della divisione di chirurgia plastica dell’Istituto nazionale dei tumori di Roma, e volto noto della tv, continua la battaglia in prima linea contro le falsità su Covid e vaccini. Roy De Vita, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, accende i riflettori sulla notizia del reintegro del personale sanitario non vaccinato. Attacca: “Innanzittutto la mia posizione a rigiuardo: ho sempre detesto ogni forma di coercizione e di obbligo. E, da vaccinato, ho sempre e comunque difeso la posizione di chi non ha voluto vaccinarsi. Ho trovato aberrante il provvedimento di sospensione e sono contento si stia mettendo a riparto con il reintegro. Ora: dal momento che il provvedimento era stato dichiarato nel programma dell’onorevole Meloni – e di Fratelli D’Italia – favorevole al reintegro dei medici non vaccinati, è del tutto chiaro che i commenti contrari sui social vengono tutti dall’opposizione”. (Continua a leggere dopo la foto)
Continua Roy De Vita: “Alcuni sono legati a una presunta ingiustizia, ossia che i no vax vengono adesso equiparati a chi invece ha fatto la scelta di vaccinarsi. Al di fuori del fatto che questo sta accadendo in tutto il mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, mi sembra che un prezzo per la scelta di non vaccinarsi sia già stato pagato da questi medici. E anche molto alto. Molti dei commenti sono di persone che da una parte continuano a gridare contro il pericolo incombente del fascismo, dall’altra vorrebbero che i medici reintegrati fossero addirittura individuabili, come se fossero figli di un dio minore. Qualcuno invoca una spilla di riconoscimento da mettere sul camice”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Io – dichiara Roy De Vita – dico: ma perché non un tatuaggio? Il motto che ora circola è: ‘Io non mi farei mai curare da un medico no vax’. Bene: care signori e signore, questa affermazione clamorosamente sciocca che voi fate, lascia evincere essenzialmente una sola cosa: vi sentite immuni dalla malattia. Siete convinti che ammalarsi sia una cosa che possa capitare solo agli altri, a voi no. Faccio il medico da 41 anni e sono anche figlio di medico. E mio padre mi ha insegnato il rispetto per i malati, l’importanza di essere medico e il privilegio di curare gli altri”. (Continua a leggere dopo il video)
Conclude Roy De Vita: “Sono primario di un istituto di tumori da oltre 20 anni e sono a contatto con la malattia, quella vera, quotidianamente. E quello che mi sorprende sempre non è quante persone malate ci siano, ma quante persone che stanno bene ci siano. Il corpo umano è un meccanismo così complesso e delicato che ammalarsi è facilissimo, così come morire. E morire non piace a nessuno. E allora vi do una notizia: se mai doveste trovarvi in una condizione di vera emergenza ovunque vi possiate trovare, sappiate che la voglia di vivere non vi farà fare nessuna distinzione tra un medico come me e uno che non si è vaccinato. Chiederete solo di essere salvati. E io vi auguro di cuore di non dovervi mai trovare in quelle condizioni. E auguro a me di non sentire più tali sciocchezze”.
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