Ancora una polemica nei confronti della premier Giorgia Meloni. A partire dal tema del patriarcato e dalla violenza sulle donne, seguendo un copione già visto e accompagnato dalle proteste degli utenti, che hanno sottolineato quanto sterili e gratuiti siano certi attacchi. Tutto è successo durante l’ultima puntata del programma DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris su La7. Tra gli ospiti in studio era presente anche l’ex direttore del Tg5 Carlo Rossella, interrogato sulla possibilità che il governo Meloni rappresenti la mentalità patriarcale: “Certo, rappresenta soprattutto la resistenza di qualcosa e qualcuno con cui abbiamo chiuso i conti il 25 aprile del 1945”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Addirittura il fascismo?” ha chiesto a quel punto Floris. Risposta di Rossella: “Ce lo fanno ricordare, non siamo noi che lo vogliamo ricordare, è la destra al potere che ce lo fa ricordare”. La conversazione si è poi spostata su un altro tema, la manifestazione andata in scena negli scorsi giorni contro la violenza sulle donne, a seguito dell’omicidio della studentessa Giulia Cecchetin. (Continua a leggere dopo la foto)

Rossella attacca Meloni a DiMartedì: “Fascismo”
“È stata – ha detto Rossella – una bella manifestazione di donne, come non si vedeva da tanto tempo in Italia. Ci sono stati slogan giusti, hanno dato una bella impressione delle donne del nostro Paese da chi ha guardato dall’estero. Non è stata una manifestazione contro la cultura della destra, erano donne non certo di destra, ma non era contro. Questa destra italiana, estrema, estremissima destra, ama piangersi addosso qualunque cosa succeda in dissenso con loro, è sempre qualcosa contro la cultura della destra. La sinistra ha le spalle talmente larghe per potersene fregare della cultura della destra”. (Continua a leggere dopo la foto)

Floris ha chiesto conto della presa di posizione di Giorgia Meloni sul patriarcato, ricordando le parole sulla famiglia di sole donne: “Probabilmente – ha detto Rossella – pensa che mescolando pubblico e privato nasconda in parte il privato e in parte il pubblico, invece non nasconde un bel niente e traspare benissimo la cultura, la psiche e l’atteggiamento della Meloni, che non è certo un atteggiamento di sinistra, ma di destra, destra, destra. Cosa intendo? Intendo i valori espressi dalla destra a partire da LUI, scritto maiuscolo, ad oggi. Il ricordo di LUI è rimasto molto dentro nella destra italiana, anche in quella di Meloni. È una destra molto arrogante, si sentono padroni, di questo Paese e della sua gente, vorrebbero esserlo anche degli intellettuali che criticano”.
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