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Roma, code infinite per un tampone al Centro Carni: il sistema Lazio è nel caos

Pubblicato il 23/10/2020 10:09

Un sistema sanitario impazzito, andato in tilt proprio nei giorni più complicati, quelli che segnano la pericolosa risalita dei contagi. Il Lazio si è paralizzato tra le polemiche e la rabbia di chi accusa il governatore Zingaretti di non aver previsto il prevedibile, ovvero le difficoltà che sarebbero inevitabilmente arrivate con l’avvicinarsi dell’autunno. Ecco, allora, prima le accuse del direttore della Stampa Massimo Giannini, che ha parlato di “una vergogna”. Poi, una surreale testimonianza fornita da Repubblica, un viaggio all’interno del Centro Carni del Comune capitolino, in via Palmiro Togliatti, che fornisce uno scenario desolante di auto in sosta, cittadini insofferenti e caos generalizzato.

Roma, code infinite per un tampone al Centro Carni: il sistema Lazio è nel caos

I cittadini romani arrivano, si mettono in coda e, nel giro di poco, si rassegnano. Code lunghissime, attese infinite. Impossibile fare la fila se si deve andare a lavorare o si hanno altri impegni. Meglio girare i tacchi e tornare indietro, tornando all’indomani. A poco serve anche sacrificare qualche ora di sonno e alzarsi presto: al mattino la colonna di auto è già lì, ben delineata. Per riuscire nell’impresa servono tanti tentativi, anche tre o quattro. E gli orari più caldi, dalle 12 in poi, si trasformano in una sorta di inferno terreno, con il caos già dalla Collatina.

Roma, code infinite per un tampone al Centro Carni: il sistema Lazio è nel caos

A gestire il tutto, un vigile che si sbraccia inutilmente. L’amministrazione aveva rimarcato l’attivazione del servizio per la prenotazione online, attraverso la piattaforma della Regione. Ma recarsi al Centro Carni per effettuarlo è impresa disperata. Le testimonianze raccolte sono tante, avvilenti. Sabrina, che accompagna il figlio disabile, spiega di aver “perso già una settimana di scuola” e di essere al quarto tentativo. Carlo ha prenotato un tampone per le 15 ma alle 16 è ancora incolonnato nel traffico, bloccato nell’imbuto che si è formato davanti alla struttura. Qualcuno perde la calma, scende dall’auto, urla, minaccia. Una volta entrati finalmente all’interno del perimetro, gli operatori sanitari fanno il possibile per velocizzare le procedure, ma ulteriori perdite di tempo sono inevitabili.

Roma, code infinite per un tampone al Centro Carni: il sistema Lazio è nel caos

Nell’attesa del proprio turno, le persone sono costrette a ricorrere a quattro bagni chimici, gli unici a disposizione per tutti: positivi e non, asintomatici o meno. Fabrizio Forti, presidente dell’associazione Centro Carni, ha lamentato la necessità di “più personale e più strutture, non è possibile questa confusione, potrebbero esserci contagi anche fra il personale del centro”. Uno scenario agghiacciante, la perfetta sintesi del fallimento di un sistema decantanto tante volte a parole e che, nella realtà, non esiste.

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