Prima o poi in Italia si farà chiarezza. Prima o poi ci sarà giustizia. Prima o poi si squarcerà il pietoso velo di omertà e conflitti d’interesse su tutta la vicenda Covid. Intanto, però, continuiamo a raccogliere le macerie economiche e sociali delle scelte attuate dai governi pandemici di Conte e Draghi, aventi come costante il titolare del Ministero della Salute: Roberto Speranza. Mentre ogni giorno escono nuovi studi e nuove analisi che smontano i vaccini anti Covid e si rivela sempre più chiara la scelta politica – e dunque non sanitaria – di investire tutto su quelli e di censurare ogni possibile alternativa (su tutte le cure domiciliari che avrebbero salvato migliaia di vite durante la prima ondata), ora emergono altri dettagli. Chi finanzia Speranza? Toh: Federfarma. Lo rivela un articolo di Lorenzo Giarelli pubblicato su Il Fatto Quotidiano. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Li abbiamo denunciati!”. Fuori dal coro inchioda Speranza e Aifa, l’esclusiva bomba (VIDEO)
Come se non bastava l’inchiesta della Procura di Bergamo che sta seriamente mettendo nei guai Roberto Speranza, e come se non bastavano le inchieste di “Fuori dal Coro” che hanno messo in luce migliaia di documenti segreti sull’opaca gestione dei vaccini, ora spuntano anche i documenti che rivelano i finanziatori dei politici. Sono stati gli onorevoli stessi a doverli depositare a Montecitorio. Nei fogli sono riportate le “donazioni” ricevute dagli eletti in campagna elettorale, appena prima delle elezioni dello scorso settembre. E il premio per il caso più controverso va appunto a Roberto Speranza, segretario di Articolo 1 candidato nella lista Pd – Democratica e progressista. Cosa si legge? (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Mostro? No, ecco cos’è davvero”. Vittorio Feltri distrugge Impagnatiello (e un Paese intero): mai visto così
A quanto ammonta il finanziamento di Federfarma a Roberto Speranza
Rivela AdnKronos che nell’elenco dei finanziatori che Roberto Speranza ha presentato alla Camera risultano una donazione da 15mila euro da parte di Federfarma e un altro versamento, di identico importo, della sua controllata Farmaservizi srl. Federfarma è la Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani. Ora dunque ci si chiede, al di là del caso specifico, se le case farmaceutiche, o le associazioni di farmacisti, finanziano politici, medici, “esperti”, questi si possono davvero definire “indipendenti”? Non è questione di corruzione, ma quando poi queste persone vengono ad esempio chiamate a parlare in tv, come nel caso delle virostar dell’era Covid, e hanno ricevuto determinati finanziamenti, le loro parole sono “indipendenti” da quel finanziamento o comunque subiscono una influenza? La questione è aperta. Totalmente aperta.
Ti potrebbe interessare anche: “Arriva la tempesta immobiliare”. Dall’Europa arriva la minaccia per le nostre case. Cosa c’è da sapere