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“Ritirate i vaccini anti-Covid o ne risponderete in sede penale”: contro il governo Draghi scatta la diffida ufficiale

Pubblicato il 23/08/2022 11:55

Una diffida contro il governo, al quale si chiede di ritirare immediatamente i vaccini anti-Covid a mRna ed eliminare l’obbligo di somministrazione per il comparto sanitario. In caso contrario, l’esecutivo Draghi sarà chiamato a rispondere penalmente di “qualsiasi evento lesivo o mortale” derivante dall’inoculazione. Questo il contenuto della lettera firmata da quattro avvocati, di Verona, Cuneo e Catanzaro, e indirizzata al premier Mario Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza, oltre che ai vertici dell’Istituto Superiore della Sanità (Iss), dell’Agenzia Italiana del Farmaco e ai presidenti di Regione.

Come spiegato da La Verità, gli autori della diffida sono Stefania Cappellari, Francesco Golinelli, Laura Mana e Rosaria Lo Prete. I quattro avvocati sostengono che insistere nel vaccinare gli italiani ignorando i numeri studi che evidenziano i rischi della somministrazione potrà comportare l’accusa di dolo eventuale. I farmaci promossi dall’esecutivo “non riducono il rischio di contagio” e hanno un bilancio rischi-benefici “negativi”.

La letteratura scientifica in merito, secondo gli avvocati, non può essere ignorata e i responsabili della sanità pubblica non potranno dire di non essere al corrente dei casi segnalati. Nella diffida si fa riferimento a diversi studi che mettono in guardia sulle reazioni avverse: in particolare viene citata una ricerca firmata da Peter Doshi, professore all’Università del Maryland, pubblicata lo scorso 23 giugno e nella quale si sottolineava il rischio di effetti avversi legati alla somministrazione dei farmaci Pfizer e Moderna, ben superiore rispetto alla comune percezione.

Dati sulla base dei quali “emergono con prepotenza elementi che non possono essere sottaciuti”, si legge nella diffida: “I vaccini anti-Covid non riducono il rischio di contagio, quindi non proteggono la comunità e sono gravati da severi effetti sulla salute”. Secondo i legali, l’Aifa con i suoi dati non fornisce un quadro esaustivo del rischio di reazioni avverse: “Non c’è una farmacovigilanza che rassicuri, perché non sta monitorando e non ha monitorato tutto quello che provoca e ha provocato la vaccinazione anti-Covid”.

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