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Ristorante chiude per Covid. Tutti positivi tranne uno. Ma non finisce qui…

Pubblicato il 09/08/2021 11:40 - Aggiornato il 09/08/2021 11:46

Una situazione paradossale che ha costretto il proprietario dell’attività Casamaki, a Pescara, a chiudere il suo ristorante nel bel mezzo della stagione estiva.

Undici dipendenti, su 12, sono risultati positivi al Covid, “la maggior parte dei quali era già stata vaccinata con doppia dose e munita di Green Pass”. L’unico negativo è lui, il titolare, Gianluca Cruciani, non ancora vaccinato. Il contagio è partito invece da un dipendente che aveva ricevuto la vaccinazione, completa, 4 mesi fa. (Continua dopo la foto)

“Inutile esternarvi il mio stato d’animo”, scrive il titolare del ristorante Casamaki, chiuso nella sua abitazione da giovedì, “sapete che sono tosto ma questa volta la vedo dura. Spero di rivedervi tutti molto presto, grazie a tutti per la vicinanza. Vi voglio bene”.

Più che comprensibile la preoccupazione del titolare che all’improvviso si è visto costretto a chiudere il ristorante a causa del focolaio tra i suoi dipendenti.
La situazione, al di là del contagio, non è rosea: “Con questa chiusura perdiamo gli incassi di Ferragosto che ci sarebbero stati utili per uscire dalle secche della pandemia durante la quale, dal governo sono arrivati solo spiccioli. Sono però contento di aver ricevuto la solidarietà di colleghi e clienti”. (Continua dopo la foto)

 Paradossalmente è proprio con “i clienti che hanno consumato all’aperto” che Cruciani si sente di dare e dà le sue rassicurazioni. Poi spiega cosa è accaduto: “Mercoledì un dipendente non si è sentito bene, ha fatto gli accertamenti ed è risultato positivo. È rimasto a casa con 39 di febbre, ma è vaccinato da quattro mesi con doppia dose. Quindi ho chiuso il locale e portato i ragazzi a fare il tampone e messo tutti in sicurezza”.

Una cosa è assolutamente certa, il governo invece di limitarsi a pensare a come imporre la vaccinazione in maniera subdola e meschina per vie traverse, si prenda le sue responsabilità e inizi concretamente ad adoperarsi per sostenere le attività che fino ad ora sono state abbandonate. La smetta di lavarsi le mani in tutto e per tutto. A partire dalle reazioni avverse in seguito alla vaccinazione e a concludere con veri sostegni alle attività, perché in situazioni come queste imprenditori e lavoratori siano davvero tutelati.