L’operazione del nuovo governo giallorosso sulla revoca delle concessioni a Autostrade sta assumendo dei contorni ridicoli. Se non fosse tragica la situazione, soprattutto a seguito di quanto accaduto con il Ponte Morandi, ci sarebbe da mettersi a ridere. I pm di Genova hanno accusato nove manager del gruppo di aver compilato rapporti “ammorbiditi” sullo stato di alcuni viadotti in gestione. In tutto questo, Pd e M5S sono ancora alla caccia di un compromesso. Da una parte i grillini non posso rimangiarsi l’ennesima parola, dall’altra il PD non può fare uno sgarbo così grande ai Benetton.
I pentastellati, appena le agenzie di stampa hanno battuto la notizia proveniente dal tribunale, sono però tornati all’attacco: “Se proponiamo un provvedimento così soft, io non sono più in grado di garantire la tenuta del movimento”, ha fatto sapere informalmente Luigi Di Maio al presidente del consiglio Giuseppe Conte. Di quale provvedimento soft si parla?
Di una “progressiva revisione delle concessioni”. L’ala dura dei grillini rilancia: “Chi ha causato la morte di 43 persone non può continuare a gestire le nostre strade”, ha detto il neo-vice-ministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri. E qui torna in ballo il premier Conte, il quale sta lavorando per una mediazione tra i due nuovi partiti di maggioranza. Ed è proprio quello che potrebbe uscire da questa mediazione a essere ridicolo. L’idea che starebbe prendendo forma in queste ore sarebbe quella di togliere ai Benetton solo la gestione della A10, la tratta ligure del viadotto Polcevera.
Una soluzione di compromesso che consentirebbe a Di Maio di presentare uno scalpo al proprio elettorato, di convincere anche il Pd e proporre ad Atlantia il male minore. Davanti a 43 persone morte, dunque, i giallorossi mettono in campo la politica del male minore.
Togliere la concessione solo della A10, la Genova-Ventimiglia (158 km dei 3.020 gestiti da Autostrade per l’Italia) è un insulto alla tragedia del Ponte Morandi e alle famiglie delle vittime. Ed è l’ennesimo regalo ai Benetton che guadagnano circa 622 milioni dalla gestione delle autostrade, le quali rappresentano oggi la quasi totalità dei profitti della famiglia.
La volontà del governo giallorosso di “mediare”, di fare un’azione “soft”, di “rivedere” invece che “revocare” è uno schiaffo alle vittime, alle loro famiglie e a tutti gli elettori, soprattutto grillini, che avevano creduto davvero alla revoca completa promessa dal Movimento.
E cosa fanno ora? Gli levano solo il tratto di Genova. Una porcata.
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