Si aspettava delle scuse e invece è arrivata l’indagine. Il leader di Italia Viva finisce sotto inchesta per finanziamento illecito ai partiti. Oltre a Matteo Renzi lo ‘speciale invito’ a “comparire il 24 novembre in procura” è stato inoltrato alla deputata Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, e il deputato Pd Luca Lotti.
I tre politici toscani dovranno “rispondere ad interrogatorio con l’assistenza del difensore di fiducia già nominato”, riferisce la Repubblica di Firenze. Sorpresa e incredulità tra gli esponenti di Italia Viva per le scelte della procura. “Un assurdo giuridico, considerato che la sentenza della Cassazione di pochi giorni fa andava in tutt’altra direzione”, dichiara il leader di Italia Viva.
I nuovi sviluppi dell’indagine sulla Fondazione Open, che aveva già visto coinvolti Alberto Bianchi e Marco Carrai, riguardano le somme messe a disposizione dalla Fondazione per i 3 politici toscani. I pm scrivono: “ricevevano in violazione della citata normativa contributi di denaro che i finanziatori consegnavano a Open”, indicando “7,2 milioni” come “somma ottenuta tra il 2012 e il 2018”. Secondo le accuse quei soldi erano destinati proprio “a sostenere l’attività politica di Renzi, Lotti e Boschi e della corrente renziana”.
Il “Giglio Magico” non ha perso tempo e ha scagliato un “durissimo attacco” ai magistrati in diretta Facebook: “L’inchiesta su Open è stata un danno di immagine pazzesco per noi di Italia Viva, chi avrebbe voluto finanziarci non ha avuto coraggio di farlo, molti non sono venuti nel nostro partito, comprensibile del resto”.
Prosegue spiegando: ”Un anno fa dopo la Leopolda eravamo partiti alla grande, stavamo puntando al 10% nei sondaggi e avevamo centinaia di migliaia di euro di finanziamento, poi cosa è successo? Uno scandalo, o meglio un presunto scandalo. Un pm di Firenze manda 300 finanzieri a casa di 50 persone per bene per chiedere se hanno contribuito alla Leopolda o alla fondazione Open: e certo che hanno contribuito, tutto alla luce del sole. I sondaggi hanno cessato di crescere, i finanziamenti di arrivare, un danno enorme anche alla nostra capacità attrattiva: molte persone non sono passate da noi perché avevano paura, ed è legittimo”.
Renzi continua dichiarando: “Da quei pm di Firenze che hanno svegliato con 300 finanzieri i nostri finanziatori di prima mattina, mi sarei aspettato una lettera di scuse e invece stamani arriva una convocazione in procura a tutto il cda di Open”.