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Vaccini, Red Ronnie denunciato da Burioni: il tribunale lo assolve per “diritto di critica”

Pubblicato il 16/07/2021 11:18

Roberto Burioni raccoglie l’ennesima figuraccia. Tempo fa aveva denunciato Red Ronnie, ma oggi il tribunale dà ragione al noto discografico. Il tribunale di Bologna ha assolto il conduttore dall’accusa di diffamazione perché il fatto non costituisce reato. Red Ronnie, infatti, aveva pubblicato alcune frasi su Facebook dopo un dibattito sui vaccini con il professor Burioni nella trasmissione Virus su Rai 2. Il 15 maggio 2016 aveva scritto un testo in cui accusava Burioni di “ricerca di protagonismo” e di essere “legato a interessi economici”, riportando poi l’email ricevuta da uno spettatore. (Continua a leggere dopo la foto)

In un post su Facebook Red Ronnie ricostruisce tutto: “Il 16 aprile sono stato assolto nella causa che Roberto Burioni mi aveva fatto anni fa perché avevo pubblicato nella mia pagina Facebook una mail dove mi si scriveva, documentandolo, che lui aveva conflitti di interesse nella comunicazione che faceva durante le sue apparizioni televisive. Il Giudice Stefano Levoni ha reso noto oggi le motivazioni della sentenza di assoluzione nei miei confronti. La riporto integrale per gli amanti della Giustizia. Me l’ha appena mandata il mio Avvocato Guido Magnisi, che mi ha difeso egregiamente in questa causa, accompagnandola con queste considerazioni”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ti trasmetto la sentenza del Giudice monocratico di Bologna, dott. Levoni, nella vicenda che trovava a parti contrapposte Gabriele Ansaloni (Red Ronnie) e Roberto Burioni. Camus diceva che “Una stampa libera può essere buona o cattiva, ma senza libertà, la stampa non potrà mai essere altro che cattiva”. Ebbene, questa sentenza indubbiamente “vola alto”, delineando il ruolo centrale, nel contesto dello sviluppo di una società realmente democratica, del libero giornalismo: libero, ma libero veramente. La Corte Europea dei Diritto dell’Uomo di recente ha aperto la strada a sentenze recentissime della Cassazione che delineano nel giornalista il titolare del dovere/diritto di informare il pubblico su tutte le questioni di interesse generale”. (Continua a leggere dopo la foto)

Si legge ancora nel post: “Si noti, diritto di informare che si dovrebbe trasformare in un diritto di conoscenza informata e consapevole da parte del cittadino. Il Giudice di Bologna raccoglie e fa lucidamente sue queste linee interpretative. E, si noti, tanto più quando si tratta di problematiche di salute, questo diritto/dovere di informazione si coniuga nella massima ricerca di “un consenso generalizzato”, da parte anche di chi colto non è”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il testo pubblicato all’epoca di Red Ronnie rientra quindi nell’esercizio di diritto di critica e di cronaca giornalistica e non può ritenersi un attacco personale lesivo della dignità morale e intellettuale del virologo. Purtroppo Burioni e i suoi si stanno disabituando sempre più al diritto di critica. Il Covid ha dato loro un potere enorme, ma fortunatamente esistono ancora alcune voci libera in Italia e all’estero.

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