Il tema dell’immigrazione continua a tenere banco in questi giorni, tra feroci polemiche e accuse reciproche che i diversi partiti politici continuano a scambiarsi. E con l’Unione Europea che, al solito, a parole si mostra solidale con l’Italia di fronte all’aumento di sbarchi ma all’atto pratico finisce invece per infischiarsene, senza mai tendere la mano. C’è anche chi, però, in queste ore ha sollevato un secondo problema legato a questo fenomeno: l’altissimo costo da un punto di vista prettamente economico di ogni migrante. A fare il punto sulla questione è stato Nicola Porro, che ha spiegato come e perché, in questa storia, “i quattrini c’entrano molto”: “Intanto la prima cosa che gli italiani fanno quando ricevono una nave di migranti è quella di dare un kit di primo ingresso, cosa ovviamente giusta, del valore di 150 euro per ogni persona. Calcolate che in Italia sono arrivate 132 mila persone quest’anno, il doppio rispetto all’anno scorso”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il costo medio per ogni migrante accolto, secondo Porro, è di 35,82 euro, che andrebbe moltiplicato per questi 130 mila. Conto che si fa difficile visto che non è facile capire per quanto tempo ogni migrante è rimasto in Italia. Il costo per i Centri di Permanenza e Rimpatrio (CPR)? “Nel 2022 abbiamo speso 26 milioni, nel 2023 ben 32 milioni e 46 milioni di euro nel 2024”. (Continua a leggere dopo la foto)

C’è anche il costo dei rimpatri, oltretutto: “Non è semplice rimpatriare, ma se anche così fosse dovremmo spendere a persona 2.365 euro”. Secondo Openpolis, che ha messo insieme soltanto questi primi costi vivi, abbiamo speso nel 2021 qualcosa come 1,7 miliardi. (Continua a leggere dopo la foto)

Oggi abbiamo il doppio dei migranti rispetto al 2021, il che vuol dire che noi quest’anno dovremmo spendere più di 3 miliardi e mezzo, senza considerare la pressione su polizia, sanità, Guardia Costiera e tutto il resto. Il bilancio di Porro è molto netto: “Quello che in un anno lo Stato incassa ad esempio per l’Imu, la tassa sulla prima casa dei ricchi e sulle seconde case di tutti gli altri, se ne va per pagare l’immigrazione”.