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Mps, Profumo ha lo stesso avvocato del Procuratore Greco: esposto al Csm

Pubblicato il 03/08/2021 15:12

Ricordate le assunzioni “sospette” in Leonardo di Tabacci junior, Marco Minniti e dell’ex portavoce di Di Maio? Assunzioni che avevano mandato su tutte le furie Giuseppe Bivona, il quale aveva fatto presente, inoltre, che l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, è condannato per la vicenda Mps eppure ricopre ancora beatamente l’alto incarico nella partecipata di Stato. Bivona, cofondatore e partner della londinese Bluebeli Partners, torna ora di nuovo all’attacco e va a colpire su un altro fronte che riguarda sempre Profumo, ma non solo. Al centro della sua offensiva c’è anche il procuratore di Milano, Francesco Greco. Bivona ha infatti inviato una lettera a Francesco Prete, procuratore di Brescia, a tutto il Csm, al ministro della Giustizia Cartabia e al presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano. Per dire cosa? (Continua a leggere dopo la foto)

Come racconta Nicola Borzi su Il Fatto Quotidiano, “dopo le accuse del pm Storari sul caso Amara, Greco è iscritto nel registro degli indagati a Brescia con l’ipotesi di “indagini ritardate”. La segnalazione di Bivona (che sul caso Mps ha fatto indagare a Brescia i pm milanesi Baggio, Civardi e Clerici) riguarda le inchieste per la falsa contabilizzazione di derivati e crediti deteriorati nelle quali “a dispetto del granitico compendio probatorio – scrive – la Procura di Milano ha svolto inspiegabilmente il ruolo di ‘pubblica difesa’ con una serie di richieste di archiviazione, non luogo a procedere e assoluzione, puntualmente respinte”. In entrambi i casi, segnala Bivona, l’ex presidente Profumo e l’ex ad Viola, condannati a ottobre 2020 in primo grado a 6 anni per i derivati Alexandria e Santorini, sono stati rappresentati e difesi da Francesco Mucciarelli”. E chi è Franceso Mucciarelli? (Continua a leggere dopo la foto)

Bivona lamenta di “aver informato personalmente Greco in un incontro del 3 aprile 2014 sulla grave manipolazione dei bilanci di Mps” e di aver “inoltrato quarantasette comunicazioni alla Procura di Milano prima che solo nel gennaio 2016 la Procura di Milano si decidesse (bontà sua) a iscrivere i signori Profumo e Viola nel registro degli indagati, salvo ricercarne caparbiamente l’archiviazione, il non luogo a procedere e da ultimo l’assoluzione”. Ora, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, a Brescia Greco sarebbe “difeso dal professor Francesco Mucciarelli”, “lo stesso difensore di fiducia di Profumo e Viola nei due procedimenti Mps”, scrive Bivona. (Continua a leggere dopo la foto)

Profumo e Viola, assistiti sempre da Mucciarelli, scrive ancora Il Fatto, “sono indagati nel procedimento sui crediti deteriorati di Mps, nel quale la Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione e su cui ora sempre la Procura coordinata proprio da Greco deve pronunciarsi dopo la conclusione dell’incidente probatorio istruito dal Gip Salvini. Per tutte queste ragioni Bivona invita gli indirizzatari dell’esposto “a valutare i fatti riportati per quanto di propria competenza onde accertare eventuali profili di interesse, al di là di una mera ragione di opportunità sul conferimento/accettazione dell’incarico”: pure se sottolinea l’assenza formale di una situazione di incompatibilità di Mucciarelli tra i ruoli nelle difese di Profumo e Viola e di Greco, e assumendo che non si tratti di un banale caso di omonimia, il manager chiede al Csm se “tutto questo vi sembra possibile o semplicemente normale?”.

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