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“Ha lottato fino all’ultimo”, si è spenta la poliziotta colta da malore improvviso. Le altre tragedie (VIDEO)

Pubblicato il 22/08/2023 21:44

Oltre un mese di ricovero, un mese di paura ma anche di speranza, però Piera Marinilli non ce l’ha fatta. La poliziotta 54enne, lo scorso 4 luglio, era rimasta coinvolta in un terribile schianto sulla Strada Statale 17, tra Sulmona e Pratola Peligna. L’incidente è stato causato da un malore improvviso che l’ha colta mentre era a bordo della sua Lancia Y, facendole perdere il controllo del veicolo e portandola a impattare violentemente contro un camion che viaggiava sulla corsia opposta. Da lì la folle corsa verso l’Ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, dove è spirata stamane alla 6.30. Sin da subito la situazione è parsa sconfortante, la diagnosi era di emorragia cerebrale e tutti gli interventi chirurgici del caso, svolti anche a Teramo e che si sono susseguiti in queste settimane, non hanno potuto nulla, tanto erano profonde e gravi le ferite riportate nell’impatto: erano, infatti, stati compromessi gli organi vitali e la donna non ha avuto scampo. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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Doppia tragedia alla gara di nuoto

Piera Marinilli prestava servizio presso il commissariato di Sulmona e i colleghi hanno inteso ricordare, nei tenti messaggi di cordoglio, “le sue grandi doti umane e professionali”, citando anche il suo meritorio impegno durante la pandemia. La stessa pandemia da Covid-19 durante la quale, come tutti i colleghi, è stata obbligata alle relative vaccinazioni. Un altro caso di Nessuna correlazione? I nostri lettori sanno che questa abnorme e impressionante scia di morti improvvise risale precisamente a partire dalla primavera del 2021, quando era avviata la vaccinazione di massa. Se qualcuno avesse dei dubbi, cosa pensare allora di quel che è avvenuto all’“Ironman” di Cork, in Irlanda, durante una gara di nuoto piuttosto importante funestata da ben due malori improvvisi? Parliamo, dunque, di atleti e, prima di gareggiare, avranno certamente tenuto con del proprio stato di salute ottimale, peraltro confermato dai familiari. Erano forti e sani: uno 40enne e l’altro 60enne. Sì, a sessant’anni non si è più giovanissimi ma per gareggiare in una competizione che prevede, oltre al nuoto, anche corsa e ciclismo bisogna essere in perfetta forma. L’intera competizione consisteva in una gara di nuoto di 1,9 chilometri nella baia di Youghal, un tratto in bicicletta di chilometri e una corsa di chilometri. I due nuotatori sono stati tirati fuori dall’acqua dai servizi di emergenza, che però non hanno potuto far altro che dichiararne la morte. (Continua a leggere dopo la foto)
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Altri malori, da Bovalino a Roma

Tornando, ora, in Italia, dobbiamo aggiornare ulteriormente la tristissima contabilità. Si trovava al mare, a Bovalino nel reggino, l’uomo di 50 anni che ha perso conoscenza, per il solito “malore improvviso” e fatale, poco dopo essere entrato in acqua. Ad accorgersene alcuni bagnanti che hanno immediatamente prestato soccorso, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare: è spirato prima ancora dell’arrivo dei sanitari. Poi, spostiamoci nella capitale, dove un colonnello dell’esercito austriaco, 48enne, è stato rinvenuto cadavere in una casa vacanze nel quartiere Aurelio. L’uomo era chiuso a chiave in casa, la porta aveva tre mandate dall’interno, per cui è stata immediatamente esclusa l’ipotesi di un tentativo di rapina anche perché all’interno della casa vacanze tutto è risultato in perfetto ordine. Non si può non ipotizzare, pertanto, il consueto, maledetto malore improvviso, infatti a dare l’allarme alle forze dell’ordine sono stati i colleghi dell’uomo che non lo hanno visto arrivare nel luogo del loro appuntamento, per prendere parte al corso di formazione per il quale si trovava in Italia, corso che era stato frequentato sino al giorno prima. Sarà l’autopsia disposta dalla Procura di Roma ad accertare le esatte cause del decesso. (Continua a leggere dopo la foto)
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Altre tragedie

Aveva soltanto 26 anni, invece, la giovane donna spirata questa notte in un appartamento di Casalmaggiore, nel cremonese. L’allarme poco prima della mezzanotte: sul posto sono intervenuti i carabinieri, i Vigili del fuoco e gli uomini del 118, ma per la giovane non c’era già più nulla da fare e, stando ai primi rilievi, la causa manco a dirlo è stata sempre la medesima, quella che con una formula neutra, fredda e asettica ci si ostina a chiamare “malore improvviso”. Infine, le vacanze in montagna della 47enne Simona Pomati (foto in alto) e del marito sono state funestate dalla tragedia che ha visto la donna dapprima accusare il malore, per essere poi trasportata d’urgenza dapprima all’Ospedale “Sant’Andrea” di Vercelli, la sua città, poi al “Maggiore” di Novara. Purtroppo, dopo pochi giorni, la donna non ce l’ha fatta. Come leggiamo su Notiziaoggi, Simona Pomati lavorava come segretaria di un noto studio legale.

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