Un ospedale costretto a telefonare d’urgenza a un ristorante (sì, avete capito bene) per chiedere aiuto. Succede anche questo nel nostro Paese, alle prese da anni con strutture in difficoltà, con personale che scarseggia e fondi che non ci sono mai. Un episodio che ha fatto infuriare tanti utenti in rete, quello andato in scena nelle scorse ore nella città di Lecce: il capoluogo salentino è stato colpito in questi giorni da un’ondata di caldo estremo, che ha provocato diversi malori. Tra i casi registrati, però, uno ha fatto particolarmente discutere. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Niente ghiaccio in ospedale, muore a 59 anni per un malore improvviso: l’assurda tragedia
>>> “Ma cos’è, Scherzi a Parte?”. Calenda veste i panni dell’eco-paladino, ma la sua denuncia finisce così
Come riportato da Libero Quotidiano, tutto sarebe successo presso l’azienda ospedaliera Vito Fazzi, “costretta a chiedere aiuto a una pescheria della zona poiché non aveva più ghiaccio a sufficienza”. Il tutto è avvenuto dopo che un paziente si era presentato con una febbre molto alta, che nel giro di poco tempo era schizzata addirittura a 42 gradi. (Continua a leggere dopo la foto)
Visto che l’uomo non rispondeva alle cure, i medici si sono trovati a dover telefonare alla pescheria direttamente dal Pronto soccorso: in breve tempo sono arrivati sei sacchi di ghiaccio da dieci chili l’uno. (Continua a leggere dopo la foto)
A spiegare le dinamiche dell’episodio è stato il direttore generale della Asl Stefano Rossi: “Per il protrarsi delle elevate temperature corporee e dopo aver constatato insieme ai rianimatori l’inefficacia della sola terapia medica, nella tarda serata di venerdì, una dottoressa del Pronto Soccorso ha interpellato il medico di turno della Direzione medica facendo presente la necessità di un ulteriore quantitativo di ghiaccio per ridurre la temperatura dei pazienti che non rispondevano alle cure”.