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“Perché proprio quei nomi”. Giordano e la verità sul dossieraggio: cosa dice in diretta (VIDEO)

Pubblicato il 05/03/2024 08:12

Durante la puntata del 4 marzo di “Prima di domani”, il programma condotto da Bianca Barlinguer su Rete4, si è parlato della vicenda del dossieraggio che ha sconvolto l’Italia. Ottocento accessi abusivi ai sistemi in due anni (2021-2022): il finanziere dell’antimafia Pasquale Striano avrebbe consultato fuori da regole e protocolli investigativi una serie di banche dati. Vip, ma ciò che ha destato maggiore allerta sono state le verifiche abusive nei confronti di politici e personaggi delle istituzioni: il ministro Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso, perfino la deputata (compagna di Berlusconi) Marta Fascina. E ancora: Matteo Renzi, Giuseppe Conte e la sua compagna Olivia Palladino. Ospite Di Bianca Berlinguer c’era Mario Giordano, che ha gettato un’ombra lunga e inquietante su tutta la vicenda. (Continua a leggere dopo il video)
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Ha detto Mario Giordano: “Perché un ufficiale della Guardia di Finanza e un sostituto procuratore facevano quegli 800 accessi a queste banche dati riservate? Perché erano soprattutto rivolte a persone del centrodestra? Perché erano rivolte a persone che non si capisce che cosa c’entrino con l’antimafia. La Procura antimafia ha la possibilità di fare questi accessi per indagini, non a strascico andando a cercare su possibili nemici di chi? Di che cosa? Perché sono stati fatti questi accessi? Che cosa si cercava? E come hanno influito anche sulle vicende politiche? Quando si fanno accessi su una serie di personaggi che sono candidati a diventare i ministri del governo Meloni, il sospetto che si faccia un’attività di dossieraggio con finalità politiche nasce e dev’essere spazzata via, se possibile”.

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