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Pandemia, il bilancio Istat e quei 22 mila morti in meno di cui nessuno parla (e che nessuno sa spiegare)

Pubblicato il 08/04/2021 09:47

Ci sono numeri che vengono snocciolati con rigorosa puntualità, a cadenza giornaliera, come bollettini di guerra. Sono quelli dei morti per Covid-19, onnipresenti in ogni servizio di telegiornali e nelle pagine di quasi tutte le principali testate italiane. E poi ci sono cifre che, invece, restano ignorate, lontane dai riflettori. Sono quelle rivelate dall’Istat all’interno della nota “Aggiornamento dei decessi giornalieri per il complesso delle cause”, pubblicato sul sito dell’istituto. E che rivelano come, sostanzialmente, il numero complessivo dei morti in Italia sia in calo, nonostante la pandemia.

Secondo l’Istat, i decessi totali sono aumentati solo di 1,125 dal momento che erano 125.741 in media nel periodo 2015-2019 e sono stati 126.866 quest’anno, con una variazione di +0,8%. Partendo da questi numeri, Libero Quotidiano ha fatto notare come, sommando i circa 400 decessi giornalieri per Covid di cui parlano i telegiornali per gennaio e febbraio, si arriverebbe a un totale di circa 23.440. Di conseguenza, stando così le cose, il totale dei morti per altre cause sarebbe in netto calo, -22 mila in due mesi.

Numeri che sollevano un duplice interrogativo. Da un lato, ci si chiede se non sia forse vero, di fronte ai dati, che i morti per Covid vengano sovrastimati, anche per tacitare gli animi dei cittadini rinchiusi in casa da oltre un anno e giustificare così le scelte del governo, incapace di affrontare la crisi con una strategia diversa da quella dei lockdown sempre e comunque. Dall’altro, la domanda è altrettanto inquietante: se fosse vero che i decessi per coronavirus restano alti ma sono diminuiti quelli per tutte le altre cause, come mai nessuno ne parla? Eppura sarebbe certo una notizia, e anche molto bella, sapere che ci si ammala meno di tumore o che sono stati registrati molti meno infarti fatali.

L’Istat ha provato a mettere le mani avanti e fornire una sua interpretazione, sostenendo che grazie alle restrizioni adottate per contrastare il Covid-19, anche altre malattie si siano fatte meno frequenti. Ma l’analisi non ha convinto molti utenti, convinti che, molto più semplicemente, i dati sui morti a causa del virus che ha messo in ginocchio il mondo siano inferiore a quanto si cerca di far percepire. Difficile credere, d’altronde, che mascherine e distanziamenti diminuiscano il rischio di patologie cardiache, per esempio, o che abbiano eliminato completamente qualsiasi altro patogeno dalla circolazione.

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