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Ora Zelensky parla per la prima volta di “sconfitta”. Il Presidente Ucraino lancia l’allarme. Ma gli Stati Uniti…

Pubblicato il 09/04/2024 13:42

E ora, per la prima volta dall’inizio del conflitto, Zelensky accenna abbastanza apertamente alla possibilità che l’Ucraina possa perdere la guerra. E stavolta non sembra solo un modo di chiedere più aiuti militari all’Occidente, ma una presa di coscienza susseguente alle difficoltà del suo esercito di fronte alla grande offensiva Russa di primavera. Putin ha intensificato gli attacchi e ha mobilitato un gran numero di militari, nel tentativo di dare la spallata decisiva. E potrebbe riuscire nel suo intento. Il primo allarme era stato lanciato dai generali ucraini, che avevano segnalato la concreta possibilità che il fronte di difesa possa cedere sotto i colpi dell’esercito sovietico. (continua dopo al foto)

Il messaggio di Zelensky, che va ad aggiungersi a quello dei suoi vertici militari, è altrettanto chiaro. Senza ulteriori, massicci rifornimenti di armi antiaeree e munizioni, l’Ucraina potrebbe non riuscire a resistere. Se le truppe Russe riuscissero a sfondare le linee di difesa, si andrebbe verso una rapida conclusione della guerra. E Putin ne uscirebbe da trionfatore. Una prospettiva prevedibile? Per molti, era inevitabile che prima o poi si arrivasse a questo punto. Anche perché l’appoggio Occidentale all’Ucraina, che non è mai mancato, ha finito per provocare tensioni che hanno portato il mondo sull’orlo di un possibile conflitto globale. E ora qualcuno avrà cominciato, anche nell’Alleanza Atlantica, a farsi qualche domanda. E’ impensabile protrarre il conflitto in eterno, anche volendo fornire a Zelensky ciò che chiede. E le conseguenze potrebbero essere devastanti per tutti. A cominciare dall’Europa. (continua dopo la foto)

Un altro fattore che incide pesantemente sull’immediato futuro della Guerra sono le elezioni presidenziali americane. Appare evidente che, nel caso di una probabile vittoria di Trump, la linea degli Usa cambierà. L’ex Presidente, come è trapelato in questi giorni, avrebbe intenzione di mettere fine al conflitto il più rapidamente possibile. Offrendo a tutti una via d’uscita: la pace per gli ucraini, i territori del Donbass e la Crimea per Putin. Non a caso l’ultima tornata di aiuti americani a Zelensky è da tempo bloccata dell’opposizione dei Repubblicani alla Camera Usa. E se gli Stati Uniti, o il partito di quello che potrebbe essere il futuro Presidente, hanno intenzione di smarcarsi, difficile pensare che l’Unione Europea possa prendersi la responsabilità di continuare a inviare armi a Kiev. Senza l’ombrello americano, i rischi sarebbero troppo grandi. E le opinioni pubbliche europee, con ogni probabilità, non accetterebbero un’escalation militare dalle conseguenze imprevedibili.

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