Una strategia “antidemocratica”. Così la testata La Verità ha definito il programma che sta portando avanti in questi mesi l’Organizzazione mondiale per la Sanità (Oms), con particolare riferimento a quanto emerso dall’evento Cop Panama 10 andato in scena tra il 21 e il 25 novembre proprio a Panama. L’obiettivo del meeting, sulla carta, è stato discutere del traffico illecito di tabacco e definire dei protocolli per le sigarette alternative. “L’Oms ha deciso che i prodotti non combusti e le sigarette alternative, come gli stick che si aspirano senza bruciare tabacco e le eCigs, saranno da equiparare alle bionde tradizionali. La motivazione fa sorridere: pur constatando che i prodotti sono meno dannosi delle sigarette, si è constatato che il vapore emesso non è equiparabile all’aria (ma va?) e quindi vanno fatti rientrare nella medesima categoria”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Di conseguenza, anche questi prodotti saranno penalizzati dal punto di vista fiscale e normativo. Non solo: si è discusso anche delle linee guida del rapporto Taps, che affronta la comunicazione per le aziende produttrici. “Le direttive Oms estendono i divieti già esistenti rendendo, di fatto, impossibile qualsiasi forma di comunicazione nel settore, anche su materie non strettamente attinenti al prodotto”. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo La Verità, una vera e propria censura. Nel frattempo l’Ftc, organo dell’Oms, ha fissato l’obiettivo di raggiungere, tramite accordi con il Brasile di Lula, nuovi vincoli al mondo del tabacco. Limiti che renderebbero “impraticabile il business in molte aree del mondo”. Molti posti di lavoro, in questo modo, andrebbero in fumo. Un processo “forzato e poco trasparante” che potrebbe estendersi anche ad altri settori, oltre al tabacco. (Continua a leggere dopo la foto)
In primavera, l’assemblea mondiale della sanità approverà il trattato sulle pandemie, che prevede l’adozione di un sistema di biosicurezza mondiale. I negoziati “sono segreti, così come gli emendamenti che comporranno il testo finale. Maryl Nass, esperta in pandemie, ha denunciato più volte il rischio che possa entrare in vigore negli Usa bypassando il Senato. Ci chiediamo se la medesima cosa non possa avvenire anche in Europa”.
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