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Sanzioni alla Russia, scoppia lo scandalo in Europa. Ecco come i “campioni” Ue tutelano la propria economia

Pubblicato il 28/10/2022 08:54

Serviva l’ennesima dimostrazione per far capire a tutti che l’Ue non esiste. È solo un carrozzone formale e inconsistente. Nei fatti, ognuno bada ai propri interessi e di “Unione” c’è davvero poco. Anche perché è sempre più evidente che oltre a badare ai propri interessi i vari Stati puntano anche a danneggiare gli altri competitor. L’ultimo caso riguarda (ancora una volta) l’Olanda. In piena estate il Comune dell’Aja ha annunciato di aver chiesto una esenzione al Governo olandese per tenere in vita il suo contratto di fornitura di metano con il monopolista russo Gazprom. La città ha ottenuto la deroga. Ma non è un caso isolato. Il governo di Mark Rutte, infatti, ha emesso dozzine di deroghe dalle sanzioni contro la Russia, di fatto violandole e violando gli accordi con l’Ue. Lo scandalo è stato portato alla luce del sole da Rtl Nieuws. Le aziende e gli enti che beneficiano di un’esenzione non devono dunque rispettare le sanzioni. Secondo la pubblicazione olandese, i Ministeri degli Affari Esteri, dell’Economia, delle Finanze, delle Infrastrutture e dell’Istruzione sono quelli che hanno la possibilità di concedere esenzioni dal rispetto delle sanzioni. (Continua a leggere dopo la foto)

E così, mentre quei polli degli italiani – che ancora credono che esiste un’Ue e ne sono completamente assoggettati – muoiono di freddo e pagano bollette stellari per rispettare le sanzioni alla Russia (che si sono trasformate in sanzioni all’Italia), da altre parti se ne fregano e continuano a vivere serenamente, Dalla guerra in Ucraina, dalla fine di febbraio, i ministeri olandesi hanno concesso un totale di 91 esenzioni. Il ministero degli Esteri olandese afferma che la mossa è “consentire un certo grado di flessibilità in casi specifici”. Da aprile è in vigore a livello dell’UE un divieto portuale per le navi battenti bandiera russa. Anche così, il ministero olandese delle Infrastrutture e della gestione delle risorse idriche è autorizzato ad ammettere navi con determinati carichi, ad esempio alluminio e cibo. In 34 casi, alle navi è stato semplicemente consentito l’accesso ai porti d’Olanda. (Continua a leggere dopo la foto)

Inoltre, in Olanda le organizzazioni possono ricevere energia dalle ex società Gazprom. È il caso di coloro che hanno contratti con Gazprom Nederland e che, all’inizio di settembre, hanno ricevuto una deroga dal ministro olandese per il clima e l’energia. Inizialmente, il funzionario voleva la risoluzione dei contratti, ma alla fine ha fatto un’eccezione. Il governo tedesco ha rilevato le società europee di Gazprom e da allora si chiamano SEFE Energy (Securing Energy for Europe). Gli amministratori tedeschi affermano che non un centesimo va alla Russia. Il ministro del Commercio Estero olandese ha anche la possibilità di discostarsi dalle sanzioni: 13 diverse organizzazioni hanno ricevuto un totale di 18 esenzioni dal ministro Schreinmacher, che ha citato “ragioni umanitarie” e cooperazione tra Ue e Russia su “questioni puramente civili”. Seh, e noi ci crediamo! Il ministro delle finanze olandese può concedere esenzioni per i beni congelati o per il finanziamento di beni soggetti a sanzioni, situazione che si è già verificata 13 volte. (Continua a leggere dopo la foto)

Il ministero degli Esteri d’Olanda afferma di aver concesso una volta un’esenzione per consentire “relazioni diplomatiche”. Pertanto, le transazioni sono state possibili presso un istituto finanziario russo nell’elenco delle sanzioni. Si tratta di banche in cui lo stato russo è l’azionista di maggioranza, come Sberbank, VTB, VEB o Gazprombank. I ministeri interessati non vogliono rivelare i nomi delle aziende e dei settori perché si tratta di “informazioni sensibili”, afferma il ministero degli Esteri olandese, che inoltre non ha voluto svelare il valore delle esenzioni. Quindi hanno pure messo il segreto sulle vicende. Roba da pazzi. E l’Italia cosa aspetta a fare lo stesso per far respirare i propri cittadini?

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