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“No-vax in carcere.” Provvedimento choc di Macron e scoppia la rivolta con il “decreto Pfizer”. Cosa sta succedendo

Pubblicato il 17/02/2024 10:51 - Aggiornato il 17/02/2024 10:52

Follia vera in Francia, dove l’Assemblea Nazionale francese ha approvato un emendamento, già rinominato dalle opposizioni “decreto Pfizer”, all’art. 4 della legge sulla “Lotta alle derive settarie” che condanna a 3 anni di carcere e 45 mila € di multa chi critica trattamenti terapeutici “ritenuti sicuri” dallo Stato. L’approvazione di questa voce voluta da Macron arriva sulla scia dei vaccini Covid. Di fatto la Francia vara così la censura sui vaccini. Come sintetizza Maddalena Loy nel suo articolo su LaVerità: “Macron vuole in cella chi ostacola i vaccini. Così è a rischio il dibattito scientifico”. Il disegno di legge prevede la costituzione del “reato di provocazione all’abbandono o all’astensione dalle cure, ovvero all’adozione di pratiche che espongano manifestamente l’interessato ad un grave rischio per la propria salute”. Ma vediamo il testo, spaventoso, per tenere alta la guardia in Italia. (Continua a leggere dopo il video)
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Il Giornale d’Italia ha ripreso il testo. Nel dettaglio, ecco quanto introdotto: “È punita con un anno di reclusione e un’ammenda di 15.000 euro la provocazione ad abbandonare o ad astenersi dal seguire un trattamento medico terapeutico o profilattico, allorché tale abbandono o astensione venga presentato come benefico per la salute delle persone interessate quando invece, allo stato delle conoscenze mediche, ciò sia chiaramente suscettibile di comportare gravi conseguenze per la loro salute fisica o psicologica, tenuto conto della patologia di cui soffrono;
È punibile con le stesse sanzioni la provocazione ad adottare pratiche presentate come aventi scopo terapeutico o profilattico nei confronti delle persone interessate allorché è evidente, allo stato delle conoscenze mediche, che tali pratiche espongono le stesse ad un rischio immediato di morte o di lesioni tali da comportare mutilazioni o invalidità permanente;
Quando alla provocazione prevista dai primi due commi abbiano fatto seguito gli effetti, le pene sono aumentate a tre anni di reclusione e a 45.000 euro di multa;
Quando tali reati siano commessi attraverso la stampa scritta o audiovisiva, per quanto riguarda l’individuazione dei responsabili si applicano le specifiche disposizioni delle leggi che regolano la materia”.

Le opposizioni sono sul piede di guerra. Jean-François Coulomme, del gruppo LFI, ha denunciato questo reato come “tropo vago”, che “minaccia le nostre libertà”, ad esempio per “criticare gli abusi farmaceutici”. Il deputato Florian Philippot, leader del partito Les Patriots, ha rinominato “decreto Pfizer” questo disegno di legge, poiché di fatto equiparerebbe la libera scelta di trattamento a una “deriva settaria”, criminalizzando chiunque sconsigli trattamenti medici che siano “evidentemente idonei” sulla base delle attuali conoscenze mediche”.

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