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No a insetti e larve! Il cartellone diventa virale: “Non entreranno nei nostri supermercati”

Pubblicato il 29/01/2023 16:54 - Aggiornato il 29/01/2023 20:15

Non è la prima volta che ne parliamo e siamo, purtroppo, sicuri che torneremo a farlo. Daremo battaglia. Farina di grillo e cibi sintetici non sono sinonimi di progresso, al netto degli sponsor che propagandano questa follia. E lo diceva anche il Manzoni: “Non sempre ciò che vien dopo è progresso”. Contro tale deriva – che fa il paio con quella addita come pericolosi e cancerogeni alcuni capisaldi dell’alimentazione millenaria dell’umanità – si è mossa anche, tra le altre, NaturaSì, la nota catena di supermercati di prodotti biologici. “Cibo a basa di insetti e cibo sintetico non rientrano nei nostri principi di Vita e Salute. Porremo la massima attenzione affinché non entrino nei nostri negozi”, è quanto appare scritto nei cartelli affissi alle porte di tutti i supermercati d’Italia che fanno capo all’azienda biologica. Le foto sono in brevissimo tempo divenute virali. “Gli insetti lasciamoli nel loro mondo. Nei nostri negozi la salute”, è ancora la posizione di NaturaSì, espressa sui profili social e veicolata anche attraverso l’eloquente immagine di un grillo. NaturaSì era già balzata agli onori della cronaca quando, nel settembre del 2021, nella fase in cui era consentito andare a lavorare anche con un tampone negativo, decise di pagare di tasca propria i test a tutti i suoi dipendenti non vaccinati, perché “la libertà individuale è sacra”, aveva scritto negli account social. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “Possono essere tossici”. Insetti e farina di grillo, cosa ci nascondono e perché non sono fatti per gli esseri umani

Dal 24 gennaio, come è noto, è in vigore (naturalmente approvata dall’Unione europea, quella per cui la pizza fa male) la commercializzazione di farine derivate dall’Acheta Domesticus, ovvero il grillo domestico in polvere, che segue l’altrettanto controversa approvazione, nei mesi scorsi, delle tarme della farina essiccate e della locusta migratoria nel piatto. La grande distribuzione si è già adeguata. E c’è anche chi ha il coraggio di presentare questi cosiddetti alimenti con toni quasi entusiastici. Già abbiamo riportato un’inchiesta di Luisa Mosello, per Il Gusto (o Disgusto?), inserto de la Repubblica. La giornalista c’è ricascata e, nei giorni scorsi, ancora per Gusto ha scritto di “delirio social” (sic) a riguardo delle legittime istanze di chi non voglia cibarsi di insetti, né si è trattenuta dallo scrivere di una presunta “fobia insettivora” di chi sui social sta esprimendo le proprie fondate perplessità. La corrispondente de Il Gusto stila una vera e propria guida, ad esempio su dove trovare i prodotti agli insetti, particolarmente le patatine e i biscotti della Fucibo, realizzati con la farina dell’azienda francese Agronutis. (Continua a leggere dopo la foto)

Riportiamo le sue parole, così saprete cosa non comprare e dove: “Si possono acquistare attualmente nei punti vendita del Gruppo Tosano e del Gruppo Poli, in Veneto, Lombardia, Friuli e Trentino”. Altresì non va dimenticato che gli insetti, inoltre, contengono la sostanza detta chitina, che non può essere elaborata dal nostro intestino.

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