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Addio al grande maestro Ennio Morricone. Il premio Oscar si è spento a 91 anni

Pubblicato il 06/07/2020 09:47

La notizia è subito arrivata all’Italia intera, portando dolore e tristezza in tutti. È morto nella notte il grande maestro e premio Oscar Ennio Morricone. La morte è avvenuta in una clinica romana per le conseguenze di una caduta. Il grande musicista e compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale da “Per un pugno di dollari” a “C’era una volta in America” aveva 91 anni. Come riporta Repubblica, qualche giorno fa si era rotto il femore. L’Oscar alla carriera gli era stato assegnato a 79 anni, come coronamento di un lunghissimo percorso fatto di musica creata soprattutto per il cinema.

Scrisse la colonna sonora di “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone (1964) con lo pseudonimo di Dan Savio, ma dopo questo western all’italiana si avviò a diventare (con il suo vero nome) uno dei più prestigiosi compositori di musica da film del mondo. Come ricorda Repubblica, Morricone è nato a Roma il 10 novembre 1928, si era diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba, composizione, strumentazione, direzione di banda e musica corale. Maestro d’orchestra, componente del gruppo sperimentale Nuova Consonanza, debuttò nel cinema con il film di Luciano Salce Il federale (1961), mentre stava per imporsi come arrangiatore delle più famose canzoni italiane dei primi anni ’60 (suoi gli arrangiamenti di tutti i successi di Gianni Morandi o quello dell’evergreen di Mina Se telefonando).

In seguito continuò ad accompagnare le imprese polverose dei pistoleri di Sergio Leone e Duccio Tessari, ma seguì pure quelle dei protagonisti de “I pugni in tasca” (Marco Bellocchio, 1965), i sanguinosi scontri de “La battaglia di Algeri” (Gillo Pontecorvo, 1966) o il vagabondare di Totò in “Uccellacci e uccellini” (Pier Paolo Pasolini, 1966), dimostrandosi autore di grande talento, versatile e d’avanguardia. Nel corso della sua carriera scrive musica per molti e importanti registi stranieri.

Dopo tanto inseguirsi l’incontro con Quentin Tarantino per “The hateful Eight”, la colonna sonora gli fece conquistare il Golden Globe e l’Oscar nel 2016, undici anni dopo quello alla carriera proprio a dimostrazione della sua vitalità artistica. Ha continuato a scrivere per il cinema e a dirigere fino a pochi mesi fa. I social sono stati travolti dai ricordi e saluti dei colleghi musicisti e degli italiani che lo hanno amato. Buon viaggio, maestro.

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