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Miocardite e pericardite dopo il vaccino: 5 casi in Sicilia, tutti giovanissimi

Pubblicato il 24/09/2021 10:17

Se ne parla sempre meno, nell’Italia della dittatura sanitaria che ormai ricatta quotidianamente i suoi cittadini, obbligandoli a vaccinarsi per poter andare anche solo a lavorare. Eppure i casi di persone che denunciano effetti collaterali indesiderati dopo la somministrazione sono tanti. E no, non si tratta di semplici dolori al braccio o febbre passeggera, come testimoniato dagli ultimi episodi registrati in Sicilia, tra Modica, Ispica e il Messinese.

Miocardite e pericardite dopo il vaccino: 5 casi in Sicilia, tutti giovanissimi

Protagonisti, come raccontato dalle testate locali, 5 giovani, tutti di età compresa tra i 19 e i 21 anni, che si sono trovati a fare i conti con miocardite o pericardite, in un caso addirittura entrambe le patologie. Problemi che si sono manifestati dopo che i ragazzi avevano ricevuto la seconda dose del vaccino anti-Covid. Il Corriere di Ragusa spiega che per uno di loro, un ventenne di Modica, è stato necessario il ricovero in ospedale, con le condizioni del ragazzo che si sono fortunatamente stabilizzate solo nelle ore successive al malore.

I ragazzi erano stati tutti vaccinati con Moderna, tranne una giovane di Messina che aveva ricevuto Pfizer. Proprio quest’ultima “ha accusato i primi sintomi neanche un mese dopo l’inoculazione della seconda dose, mentre gli altri 4 giovani di Modica e Ispica hanno cominciato a sentirsi male già tra le 48 e le 72 ore successive alla seconda dose di Moderna”. Nessuno dei pazienti aveva patologie pregresse, tutti godevano di ottima salute e dopo la prima inoculazione avevano avuto sintomi lievi. Con la seconda, è andata decisamente peggio.

Sempre secondo il Corriere di Ragusa, “la ragazza 20enne di Modica si sta curando a casa con massicce dosi di cortisone (fino a 18 mg somministrati 3 volte al giorno) e una pillola specifica per stabilizzare e proteggere il cuore. Nei prossimi giorni sarà sottoposta ad una risonanza magnetica per valutare la modifica della posologia dei farmaci, al fine di ridurne le dosi”. A spaventare è soprattutto la facilità con cui sintomi di questo tipo, che possono essere la spia di conseguenze pericolose, vengano con estrema facilità ridotti a “normali effetti del vaccino”, quando invece andrebbe prestata la massima attenzione.

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