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“Mio figlio in rianimazione dopo la seconda dose di vaccino”: l’accorata testimonianza di Andrea

Pubblicato il 12/08/2022 08:57

Vite distrutte, famiglie rovinate. Testimonianze fortissime quelle che sta raccogliendo in questi giorni la testata La Verità, quelle di persone costrette a vaccinarsi dal governo, che le ha private della libertà di scelta, e poi abbandonate al loro destino una volta che si sono trovate a fare i conti con i gravissimi effetti collaterali dei farmaci. Come Andrea P., ingegnere di Milano, che ha visto il figlio finire in rianimazione dopo l’inoculazione.

“Mio figlio di 17 anni – ha raccontato Andrea – è finito in terapia intensiva per una miocardite acuta correlata al vaccino. È successo alla fine del 2021, la prima dose l’aveva fatta a giugno. Poi la seconda, anche se noi genitori non eravamo assolutamente convinti perché nel frattempo iniziavano ad arrivare notizie sui dati ufficiali, in cui si confermavano i rischi per i giovani”. Alla fine, però, il giovane si era sottoposto alla somministrazione, anche perché il Green pass costringeva di fatto gli italiani a chinare il capo e obbedire.

“Dopo cinque giorni – ha proseguito Andrea – è finito in terapia intensiva, dove per fortuna è rimasto soltanto tre giorni per essere monitorato. Non è peggiorato e quindi successivamente lo hanno trasferito in reparto. Lo abbiamo portato al pronto soccorso perché aveva accusato dei dolori al petto, che si irradiavano fino al braccio sinistro. All’ospedale Niguarda di Milano hanno rilevato che la troponina era elevata, un enzima che indica un danno in corso al muscolo cardiaco”.

“Sul referto dell’ospedale – ha concluso l’ingegnere – c’è proprio scritto che mio figlio ha avuto una miocardite acuta, presumibilmente legata alla seconda dose di vaccino, tanto da aver ricevuto l’esenzione in vista si future somministrazioni. Ho fatto una segnalazione all’Aifa in merito a quanto accaduto, mi hanno risposto chiedendomi, via mail, la sua cartella clinica. Null’altro”.

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