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Migranti, due basi in Albania per gestirli. Accordo storico, ma l’Europa interviene per bloccarlo

Pubblicato il 07/11/2023 10:23 - Aggiornato il 07/11/2023 13:52
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Un accordo storico e di fondamentale importanza per l’Italia sul fronte migranti. Visto che l’Europa latita, il nostro Paese ha deciso di procedere da solo. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il primo ministro dell’Albania Edi Rama e hanno insieme annunciato l’intesa. “Sono contenta di annunciare con lui un protocollo d’intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migranti. L’Italia è il primo partner commerciale dell’Albania”. Ma cosa prevede, nel pratico, l’accordo? “L’accordo prevede di allestire due centri migranti in Albania che possano contenere fino 3mila persone”, spiega la premier. Poi rivela: “Quando ne abbiamo iniziato a discutere siamo partiti dall’idea che l’immigrazione illegale di massa è un fenomeno che nessuno Stato Ue può affrontare da solo e la collaborazione tra stati Ue e stati – per ora – è fondamentale”. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’incontro tra Meloni e Rama è stato anche un chiaro segnale per ribadire il sostegno di Roma all’ingresso di Tirana nell’Ue. “L’Albania si conferma una nazione amica e nonostante non sia ancora parte dell’Unione si comporta come se fosse un paese membro e questa è una delle ragioni per cui sono fiera che l’Italia sia da sempre uno dei paesi sostenitori dell’allargamento ai Balcani occidentali”, ha detto Meloni. E ancora. “L’Ue non è un club. Quindi, io non parlo di ingressi ma di riunificazione dei Balcani occidentali che sono Paesi Ue a tutti gli effetti”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aggiunge: “L’accordo rafforza il nostro ruolo da protagonista in Europa ed apre nuove strade di collaborazione nell’Adriatico. Contrasto all’immigrazione irregolare e bloccare la tratta di esseri umani. Queste le priorità della nostra politica estera”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Quanto al protocollo d’intesa tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi di migranti, spiega Repubblica citando fonti di palazzo Chigi: “Non si applica agli immigrati che giungono sulle coste e sul territorio italiani ma a quelli salvati in mare, fatta eccezione per minori, donne in gravidanza e soggetti vulnerabili. Le strutture realizzate potranno accogliere complessivamente fino a 3mila immigrati, per una previsione di 39mila persone accolte in un anno”. La giurisdizione dei due centri per migranti in Albania sarà italiana. I migranti – viene precisato – sbarcheranno a Shengjin e l’Italia si occuperà delle procedure di sbarco e identificazione e realizzerà un centro di prima accoglienza e screening; a Gjader realizzerà una struttura modello Cpr per le successive procedure. L’Albania collaborerà con le sue forze di polizia per la sicurezza e sorveglianza. (Continua a leggere dopo la foto)
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Migranti, cosa prevede l’accordo Italia-Albania

L’Albania – sottolinea ancora Palazzo Chigi – già vede un’importante presenza di forze dell’Ordine e magistrati italiani. Dal canto suo, il premier Edi Rama ha detto: “Se l’Italia chiama l’Albania c’è. Non sta a noi giudicare il merito politico di decisioni prese in questo luogo e altre istituzioni, a noi sta rispondere ‘Presente’ quando si tratta di dare una mano. Questa volta significa aiutare a gestire con un pizzico di respiro in più una situazione e difficile per l’Italia. La geografia è diventata una maledizione per l’Italia, quando si entra in Italia si entra in Ue. L’Albania non fa parte dell’Unione ma è uno Stato europeo, ci manca la U davanti ma ciò non ci impedisce di essere e vedere il mondo come europei”. E l’Europa? Pronta a mettersi di traverso. Dice un portavoce della Commissione all’Adnkronos: “Siamo stati informati di questo accordo, ma non abbiamo ancora ricevuto informazioni dettagliate: l’accordo operativo deve ancora essere tradotto in legge dall’Italia e ulteriormente implementato. È importante che qualsiasi accordo di questo tipo rispetti pienamente il diritto comunitario e internazionale”.

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